Al via il Festival pianistico 2019
Questa sera al Teatro Sociale di Bergamo e domani sera al Grande il concerto inaugurale della 56ª edizione della manifestazione creata da Agostino Orizio. In programma l'esecuzione di “Ein deutsches Requiem” di Brahms
La 56ª edizione del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo al via questa sera al Teatro Sociale di Bergamo e domani al Teatro Grande a Brescia, con un importante concerto. La Basel Symphony Orchestra e il Coro della Mdrdi Lipsia diretti da Marek Janowski, con i solisti Wilhelm Schwinghammer (baritono) e Christina Landshamer, (soprano) propongono al pubblico del Festival “Ein deutsches Requiem” di Brahms, introduzione di alto livello al tema scelto per l’edizione 2019 “Musica velata – Schumann e Brahms”. Quello che prende il via nelle prossime ore, dunque, è un festival pianistico incentrato sulle pagine più belle ed emozionanti della musica romantica con programmi e repertori anche poco frequentati in alcuni casi.
Il 1853 fu l’anno che cambiò la vita al giovane Brahms. Ventenne, si presentò a casa Schumann con la speranza di essere ricevuto dal Maestro. Che non solo lo ricevette, ma ne riconobbe immediatamente il genio e lo amò come un figlio. Una storia di straordinaria amicizia e di vita che non si concluse certo con la morte di Schumann, ma segnò l’intera esistenza sia di Johannes che di Clara Schumann. Clara e Johannes per tutta la vita si prodigarono perché la musica di Robert non fosse dimenticata e lo fecero spinti dall’amore e dalla devozione più sincera.
Nella celebre e acutissima recensione che Robert Schumann dedicò al giovane Johannes Brahms proprio nel 1853 così annotò: “Si aggiunga un modo di suonare straordinariamente geniale, che del pianoforte faceva un’orchestra di voci ora lamentose ora esultanti di gioia; erano Sonate o piuttosto Sinfonie velate”.
Come già ricordato il programma delle serate inaugurali prevede l’esecuzione di “Ein deutsches Requiem”. Quando Johannes Brahms decise di pubblicarne la partitura aveva trentacinque anni, ma non era ancora annoverato tra i sommi autori classici, anche se da tempo Schumann ne aveva celebrato il genio precoce. Ci voleva una grandiosa opera sinfonico-corale perché prendesse corpo il mito delle tre B per antonomasia della musica tedesca: Bach, Beethoven, Brahms. Non bastava scrivere eccellente musica per pianoforte o per gruppi da camera: occorreva cimentarsi con il sacro (Bach) e con la sinfonia (Beethoven). Brahms selezionò alcuni passi della Bibbia secondo la versione luterana per intonarli con quello stile inconfondibile che si era formato negli anni giovanili grazie anche al costante scambio di idee con Clara Schumann, ma nonostante l'insieme delle citazioni bibliche "Ein deutsches Requiem" non è una composizione liturgica: niente a che vedere con la tradizione cattolica delle Missae pro defunctis, cui appartenevano noti capolavori di Mozart, Cherubini e Berlioz.
La prima esecuzione completa dell'opera (tranne il quinto movimento per soprano, aggiunto in seguito) ebbe luogo non in una sala da concerto, ma nel duomo di Brema, in occasione del Venerdì Santo del 1868, creando così un ideale collegamento con le Passioni bachiane originariamente concepite per lo stesso giorno. Ma pochi mesi dopo, il 18 febbraio 1869, l'opera venne replicata, con l'inserimento della pagina per soprano, in un tempio laico della musica tedesca: il Gewandhaus di Lipsia. Si stabiliva così un'ideale contiguità fra il luogo sacro e la sala da concerto.
La Basel Symphony Orchestra, protagonista della serata, è considerata una delle più antiche e delle più innovative orchestre della Svizzera, e può contare su una propria programmazione concertistica al Teatro di Basilea e in tour sia nel proprio Paese che all'estero. Dal alcuni anni Sinfonieorchester Basel ha ulteriormente incrementato la sua presenza all'estero, intraprendendo tournée in Gran Bretagna e Irlanda nel 2014, 2015 e 2017, in Estremo Oriente nella primavera 2015, in Europa con David Garrett nel marzo 2017 e in Germania e Svizzera con Jonas Kaufmann nel gennaio 2019.
Il programma completo dell’edizione 2019 del Festival pianistico può essere consultato su www.festivalpianistico.it