Londra: torna l'incubo terrorismo
Sabato sera un nuovo attentato nella capitale inglese con modalità del tutto simili a quello perpetrato poche settimane prima davanti a Westminster. Sette le vittime e quasi cinquanta i feriti. Le parole del Papa e la reazione della comunità internazionale
Terrore nel centro di Londra a soli 4 giorni del voto dell'8 giugno. Come noto tre aggressori armati di coltelli, alle 22,08 di sabato 3 giugno, si sono lanciati a bordo di un pulmino bianco a tutta velocità sul London Bridge. Hanno proceduto zizgando per cercare di colpire più persone possibile. Poi, brandendo lunghi coltelli da cucina, nella fuga verso Borough Market, hanno accoltellato le persone che si trovavano davanti. Alla fine hanno lasciato a terra senza vita 7 innocenti. La polizia li ha abbattuti otto minuti dopo aver ricevuto la prima chiamata di emergenza. I feriti, ricoverati in 5 ospedali della capitale, sono 48 e altre persone sono state medicate sul posto.
Gli aggressori indossavano finte cinture esplosive per seminare il panico e sono scesi dal furgone e urlando "lo facciamo per Allah". È la stessa tecnica usata il 14 luglio 2015 a Nizza da Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, che a bordo di un camion uccise 86 persone, o il 19 dicembre da Anis Amri che a Berlino massacrò 12 innocenti ad un mercatino di Natale. Uguale modalità impiegata sempre a Londra da Khalis Masood che il 22 marzo scorso a bordo di un auto scagliata come un ariete sul Westminster Bridge, uccise 5 persone, prima di essere eliminato.
Il premier Theresa May ha riunito per un primo incontro il comitato di emergenza per la sicurezza 'Cobra'. Dopo l'attentato di Manchester May aveva portato l'allerta a "critico", il livello più alto, che significava "nuovo attacco imminente". Livello riportato a "grave", subito sotto in una scala di 5, dopo pochi giorni. Non mancheranno polemiche politiche su May - a 4 giorni dal voto - per aver riabbassato il livello di allerta. May diede il via anche all'operazione Temperer che prevede lo schieramento di fino a 5.000 soldati per le strade di Londra.
Polemiche per il sostegno venuto dagli Usa dal presidente Donald Trump che ha colto l'occasione dell'attentato a Londra per sostenere che questo è la prova che "abbiamo bisogno del 'travel ban' (il divieto di ingresso negli Usa ai cittadini che provengono da 6 Paesi musulmani, bloccate da giudici federali) come di un livello extra di sicurezza". A Manchester, a meno di due settimane dall'attentato del 22 maggio, la popostar Ariana Grande e molti colleghi famosi, hanno organizzato un concerto/evento per ricordare le vittime della strage.
All’indomani dei nuovi atti terroristici anche papa Francesco, al Regina Caeli, dopo la Messa di Pentecoste, ha chiesto preghiere per le vittime. Il Papa espresso la sua partecipazione e la speranza in un mondo di pace. Anche la comunità internazionale all’unanimità ha espresso condanna per questi incomprensibili atti di violenza.