Sì ai corridoi umanitari, ma la guerra continua
Il secondo round tra Ucraina e Russia ha portato a un primo risultato, ma l'azione violenta dell'esercito russo non si è fermata. L'Onu stima che i profughi potrebbero essere 10 milioni e l'Ue ha deciso che accorderà una protezione temporanea a coloro che fuggono dalla guerra
La guerra Ucraina-Russia non si fermata nemmeno durante il secondo round dei colloqui tenuto ieri. Le sirene hanno continuato a suonare a Kiev e carri armati russi sono entrati nella città nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sudest dell'Ucraina. Dalle agenzie di stampa è giunta la notizia di decine di morti provocati dai raid. L'atteso secondo round dei negoziati, però, ha portato a un accordo sui corridoi umanitari per permettere l'evacuazione dei civili e un cessate il fuoco in queste zone e l’ipotesi di un terzo incontro da tenersi all'inizio della prossima settimana.
Diversa la lettura data all’incontro da parte delle due delegazioni. "Purtroppo non sono stati raggiunti i risultati che l'Ucraina voleva. E' stata presa solo una decisione sull'organizzazione dei corridoi umanitari" affermato l’ucraino Podolyak. Il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky, invece, ha parlato di "progressi significativi".
Nel corso di una conferenza stampa a Kiev il presidente Volodymyr Zelensky ha sottolineato la necessità di un incontro diretto con Putin perché " L'obiettivo della Russia è di vederci in ginocchio, ma in realtà ha paura della nostra unità”. "Temo per la vita dei miei familiari", ha detto Zelensky, ringraziando "i Paesi che ci hanno fornito armi": ma "forse il mondo ha agito troppo tardi", ha aggiunto. E’ tornato a chiedere alla Nato che sia imposta una "no fly zone" sull'Ucraina per contrastare gli attacchi russi. Se l'Ucraina dovesse "cadere", nel mirino della Russia finirebbero "Lettonia, Lituania ed Estonia" ha avvertito il presidente ucraino, dando la notizia che l’attacco russo non ha risparmiato nemmeno le chiese.
"Non rinuncerò mai alla convinzione che russi e ucraini sono un unico popolo" ha dichiarato, invece, il presidente russo, Vladimir Putin, aprendo la riunione del Consiglio di sicurezza russo, spiegando che "l'operazione militare speciale della Russia in Ucraina sta andando secondo i piani" e sottolineando che distruggerà "l'anti Russia" creata dall'Occidente. "Nessuno può minacciare la Russia, neanche con le armi nucleari" ha scandito.
Nel suo discorso ha più volte definito "eroi" i militari russi che stanno combattendo in Ucraina, ed ha annunciato che alle famiglie dei caduti saranno dati "7 milioni di rubli e una diaria mensile" e vi saranno forme di assistenza e risarcimento per i feriti.
Continua a crescere, intanto, il dramma dei profughi. L’Onu ha infatti stimato che potrebbero essere oltre 10 milioni gli ucraini in fuga dal Paese devastato dalla guerra.Quasi in contemporanea i ministri dell'Interno dell'Ue hanno raggiunto a Bruxelles un "accordo storico: l'Ue accorderà una protezione temporanea a coloro che fuggono dalla guerra in Ucraina.