Una Gmg con tanti sognatori di pace
Alle 17.30 (ora locale) di oggi papa Francesco presiede la celebrazione che dà ufficialmente il via alle giornate di Panama. Sono 1.000 i govani italiani presenti e che ieri hanno partecipato a una celebrazione presieduta dal card. Bassetti, presidente della Cei
È la Gmg del Centro America. È la Gmg dei giovani che sognano un futuro di pace per questa Regione. È un tripudio di bandiere nel Campo santa Maria la Antigua nella Cinta Costera. È qui che i giovani si sono dati appuntamento per la messa di inizio della Giornata mondiale della gioventù. Sulla baia che si affaccia sull’Oceano pacifico, è stato allestito un mega palco dove i ragazzi sono stati accolti da una serie di gruppi musicali che si sono alternati per tutto il pomeriggio del 22 gennaio, per una festa, con balli, canti e urla di gioia, in cui non è mancata, però, la preoccupazione dei giovani venezuelani per quando in queste ore sta avvenendo nella loro patria (Juan Guaidó, presidente dell’Assemblea nazionale, il Parlamento regolarmente eletto ma deposto da Maduro, si è autoproclamato presidente ad interim, ndr). È l’energia del Latino America. I giovani si divertono. Sventolano le bandiere. Ballano. Gridano il loro entusiasmo. Ma nel profondo hanno tutti, senza differenza di colori e confini, la stessa preoccupazione e lo stesso desiderio di pace e di giustizia. Arrivano da contesti provati da profondi problemi sociali e situazioni politiche che stanno avendo un profondo impatto sulla vita delle popolazioni. Emmy, per esempio, ha 17 anni. Viene dall’Honduras. Parla della Gmg come di una esperienza che “merita di essere vissuta al massimo” e racconta che dalla sua parrocchia sono arrivati 40 giovani. Ma subito aggiunge: “Anche il mio Paese vive una situazione politica difficile, segnata da delinquenza e corruzione. Siamo qui per pregare per i nostri Paesi perché sappiamo che la preghiera è l’unica luce che può toccare i cuori dei nostri presidenti. Papa Francesco è una santità che noi ammiriamo. È una persona vicina a Dio e, quindi, vicina nella preghiera al nostro Paese”. Felix viene invece dal Salvador ed ha 23 anni. Dice di aspettarsi da papa Francesco “un messaggio di pace e di amore. Ci sono tanti problemi nei nostri Paesi, politici ed economici. Ci sono tante persone che soffrono e sognano un Paese migliore. La nostra speranza è in Dio perché è Lui che porta la pace. Solo con il Suo aiuto possiamo andare avanti”.
È la terza Gmg in America Latina (la prima fu in Argentina nel 1987) e la seconda per il Papa latinoamericano, dopo Rio 2013. La vicinanza geografica facilita i viaggi. I ragazzi messicani raccontano di aver lavorato due anni per poter venire qui e per la prima volta nella storia sono quasi 500 i giovani cubani arrivati a Panama, per partecipare alla grande festa della Gmg. Un piccolo segno delle recenti aperture avute grazie anche a papa Francesco e ai recenti colloqui tra Santa Sede e L’Avana. Ma che la situazione nell’isola non sia così semplice lo dimostra il fatto che davanti ai microfoni i ragazzi cubani preferiscono non parlare. Guatemala, Honduras, Venezuela, Nicaragua. Michelle, del Costa Rica, parla di “un futuro possibile in questa Regione solo se i Paesi si stringono in una profonda unione. Abbiamo molte cose in comune, condividiamo lo stesso destino. I giovani guardano a Papa Francesco che “sa parlare ai giovani e ai cuori delle persone. Ci aspettiamo molte cose da lui. Siamo sicuri che ci sorprenderà”.
“Vivremo insieme, saranno giornate di amicizia intensa, di comunione consolidata. Quante mani da stringere. Quanti amici da abbracciare. Quanti passi da fare insieme”. Lo ha detto il presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti, nell’omelia della messa a cui hanno preso parte i 1.000 giovani italiani presenti alla Gmg a Panama. Il porporato ha messo a fuoco quattro parole: insieme, uscire, guarire, Gesù. “La Chiesa è fatta per essere insieme, per essere corpo, per essere comunione. Comunione che ci lega con Cristo e fra noi”. Una comunione che “ci fa solidali con tutte le creature che vivono in questo mondo, specialmente i poveri, gli emarginati, i profughi, coloro che Papa Francesco chiama gli ‘scarti’ della società”. Quindi, l’invito ai giovani presenti a mantenere “un cuore aperto, desideroso di ascoltare, di vedere, di cercare”. “Il vostro è un cuore aperto perché ha scelto di mettersi in cammino per andare incontro agli altri: e uscire da se stessi, fa molto bene!”. Il cardinale ha poi indicato loro l’impegno per i prossimi giorni. “Sfruttate le occasioni di questi giorni, non soltanto per rimanere alla superficie delle relazioni, voi azzardate la profondità! Parlatevi gli uni gli altri di Gesù, della vostra fede, dei dubbi e delle domande, delle certezze che avete raggiunto – ha aggiunto il presidente della Cei -. Chiedete agli altri giovani che incontrerete. La fede è vera soltanto se è condivisa, sfruttate questa occasione unica”.
Alle 17.30 (ora locale) di oggi papa Francesco presiederà la celebrazione per l’apertura ufficiale di questa Ggm