Terrorismo: bresciani a Djerba e a Mhadia rientreranno lunedì prossimo
I turisti bresciani in Tunisia stanno bene, le zone dove stanno passando le vacanze non hanno registrato problemi. Il focus di Giambattista Merigo dell'agenzia Amerigo Viaggi a seguito degli attentati ai resort di Sousse
Dopo la strage al museo del Bardo un altro duro colpo è stato assestato alla Tunisia. Dal suo osservatorio privilegiato, quali sono le notizie in suo possesso circa i bresciani nella zona?
Sicuramente la situazione è drammatica. È stato un attacco diretto al turismo. Se l’attentato al Bardo sembrava voler colpire il governo, dato che i palazzi governativi – quel giorno era in corso un’assemblea – sono a poca distanza dal museo, questa volta l’obiettivo erano i turisti, l’attacco del resto è avvenuto in spiaggia. Il turismo è la principale fonte di reddito della Tunisia, oltre agli alberghi, oltre ai resort, c’è tutto l’indotto. L’attacco è alla Tunisia, sebbene le vittime siano tutte occidentali. Ripeto – la situazione è drammatica –, noi abbiamo dei clienti a Mahdia e a Djerba, ma hanno preferito rimanere ancora una settimana, perché, comunque sia, in quelle zone non ci sono stati problemi: rientreranno lunedì prossimo. E’ vero però che i tour operator hanno annullato tutti i voli per la Tunisia.
Per quanto riguarda i flussi turistici, soprattutto in merito alle abitudini dei bresciani, quali saranno le conseguenze di quanto accaduto?
Abbiamo superato la crisi seguita all’attacco alle Torri gemelle… la voglia di vacanza e di riposo è insita nell’uomo. Se in una zona ci sono problemi il turista sposta il suo interesse altrove: adesso la richiesta è altissima per la Spagna e Capo Verde, zone non coinvolte in azioni terroristiche o comunque dove il fondamentalismo non ha attecchito.
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R. GUATTA CALDINI
29 giu 2015 00:00