Sudafrica in ginocchio. La testimonianza di Maria
Domenica 18 luglio, alla fine dell’Angelus, Papa Francesco ha pregato per le popolazioni europee colpite dalle alluvioni, per Cuba e per il Sudafrica. Maria Zorra, originaria di Frontignano, da oltre dieci anni vive in Sudafrica con il Movimento dei Focolari. Domenica 18 luglio è anche stato il suo compleanno ma, nel Focolare femminile di Johannesburg, dove abita, non c’è stato molto tempo di festeggiare. Maria e le sue compagne hanno passato la giornata a sistemare uno dei negozi presi d’assalto in questi giorni dalla popolazione più indigente, che sta letteralmente morendo di fame. Il Sudafrica è devastato dalla violenza – ha scritto ieri un quotidiano nazionale – e i centri commerciali vengono saccheggiati, mentre per strada prosegue la repressione poliziesca. Le zone più colpite sono, appunto, quella di Johannesburg e di KwaZulu-Natal.
La situazione. Il contesto a livello sociale è complicato. “È tanto tempo che la situazione nel Paese è in peggioramento e sicuramente il Covid non ha aiutato. Per colpa della pandemia, tanti piccoli lavori saltuari, da sempre compito della gente più povera, sono completamente spariti, e le persone non hanno di che vivere – racconta Maria -. Il Governo sta cercando di risolvere il problema, ma il divario tra ricchi e poveri sta diventando sempre più grande”. Per la focolarina ‘la goccia che ha fatto traboccare il vaso’ è l’arresto dell’ex presidente Zuma, che ha scatenato, soprattutto nella tribù degli Zulù, malcontento e rivolte, ma questa condizione di incertezza sta andando avanti da molto più tempo. I primi bersagli della rabbia del popolo sono stati i centri commerciali, all’inizio saccheggiati dei beni di prima necessità e in seguito di tutto il resto: dal pane e il riso alle televisioni e i divani.
Fare del bene. Per fortuna, però, c’è chi ancora prova a fare del bene. “A livello nazionale si è attivata una catena di aiuti che coinvolge tutti – prosegue Maria –. Non conta più il colore della pelle, la religione o l’appartenenza a un movimento piuttosto che a un altro: gli abitanti si sentono tutti appartenenti allo stesso popolo, e fanno quel che possono per aiutare. In diversi si sono messi a ripulire strade, negozi e centri commerciali, e condividono anche le foto del loro operato, nella speranza di coinvolgere quante più persone possibili. E in tanti offrono soldi, cibo, strumenti o anche solo il proprio tempo per cercare di ricostruire il Paese. Questa è la bellezza dell’amore cristiano: il bene, se ci uniamo, trionfa veramente”.
La vicinanza del Movimento. In tanti, sui vari gruppi WhatsApp del Movimento dei Focolari, domenica hanno fatto gli auguri di buon compleanno a Maria e le hanno fatto sentire la loro vicinanza. La donna ha ringraziato tutti con il cuore a fine giornata, e alla mamma ha raccontato quello che sta succedendo nel paese in cui vive. Da questa condivisione è nata l’idea di un appello che in queste ore sta facendo il giro delle Comunità locali dei Focolari e che noi riproponiamo integralmente: “Nel giorno del compleanno di Maria Zorra il nostro pensiero è andato a lei e al suo essere ‘figlia della nostra comunità’, e poi, inevitabilmente, alla realtà del Sudafrica in cui Maria vive da tanti anni e alle difficoltà che la popolazione sta vivendo per le violenze, la povertà e la mancanza di cibo. Nel Focolare di Maria hanno dato fondo a tutte le loro risorse per comperare da mangiare e distribuirlo a chi ne ha bisogno, e con quel poco che gli è rimasto stanno cercando di rispondere alle necessità più urgenti. È una vera emergenza! Abbiamo allora pensato di proporre a tutti coloro che credono nella possibilità di costruire un mondo migliore, di rinunciare ogni giorno a qualcosa per una settimana – che si tratti di un caffè o della pizza con gli amici – e far arrivare già domenica prossima il corrispettivo a Maria perché il suo Focolare possa continuare a soccorrere i più poveri”.
L’aiuto concreto. Il Sudafrica può essere aiutato concretamente. Si, in diversi modi. Ci si può recare sul sito dei Focolari Lombardia Est (www.flest.it), dove si troverà un link a cui accedere per effettuare un versamento. Altrimenti ci sono delle persone che si sono rese disponibili a fare da riferimento per le diverse realtà provinciali, i cui recapiti possono essere trovati sempre sul sito”.