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Owo
di VATICAN NEWS 06 giu 2022 07:42

Strage in una chiesa cattolica in Nigeria

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Uomini armati hanno fatto irruzione nella chiesa di San Francesco Saverio a Owo, nello stato di Ondo, aprendo il fuoco contro i fedeli che celebravano la Pentecoste. Numerose le vittime, tra cui diversi bambini. Il dolore di papa Francesco

Pentecoste di sangue in Nigeria, dove uomini armati di fucili ieri hanno aperto il fuoco contro i fedeli dentro una chiesa cattolica nel Sud Ovest del Paese, uccidendo diverse persone, tra cui molti bambini, che celebravano la Solennità. Secondo una prima ricostruzione, il commando avrebbe anche fatto uso di esplosivi sul finire della Messa. L’attacco è avvenuto nella chiesa di San Francesco Saverio a Owo, nello Stato di Ondo, finora uno dei più pacifici del Paese.

Secondo fonti locali, le vittime sarebbero oltre quaranta, bilancio che resta provvisorio visto che gravi condizioni in cui versano molti feriti che, seppur immediatamente soccorsi e trasportati in ospedale, rischiano di non sopravvivere a causa delle profonde lesioni riportate, considerando anche la scarsità dei mezzi sanitari. Medici del luogo, citati dalle agenzie internazionali, hanno riferito che molte persone sono giunte in ospedale già privi di vita.

Nello shock generale, il timore è “che ci siano molti altri morti, molti altri feriti e che la Chiesa sia stata violata”, come ha affermato in un comunicato padre Augustine Ikwu, direttore delle comunicazioni sociali della Diocesi di Ondo, che ha smentito la notizia circolata nei primi minuti del rapimento di alcuni fedeli, incluso il parroco. “I sacerdoti sono al sicuro”, ha spiegato. Anche il vescovo della Diocesi, mons. Jude Ayodeji Arogundade, ha espresso il suo cordoglio per le vittime e la vicinanza ai loro familiari e a tutti i feriti. Proprio il vescovo ha chiesto “di mantenere la calma, di rispettare la legge e di pregare perché la pace e la normalità tornino” nella comunità e in tutto il Paese.

“L’identità dei colpevoli rimane sconosciuta, mentre la situazione ha lasciato la comunità devastata. Tuttavia, per il momento, le agenzie di sicurezza sono state dispiegate nella comunità per gestire la situazione”, ha informato ancora padre Ikwu, invocando “l’intervento di Dio” perché ristabilisca “la pace e la tranquillità” in tutta la Nigeria. “Ci rivolgiamo a Dio per consolare le famiglie di coloro che hanno perso la vita in questo angosciante attacco e preghiamo perché le anime defunte riposino in pace”.

Ferma condanna dell'attacco è giunta da parte del presidente nigeriano Muhammadu Buhari. In una dichiarazione rilasciata dal portavoce, Buhari ha affermato che gli assalitori sono attesi da un dolore eterno sia sulla terra che nell’aldilà. Esprimendo le condoglianze alle famiglie delle vittime e alla Chiesa cattolica, il capo di Stato ha incaricato le agenzie di emergenza di entrare in azione e prestare soccorso ai feriti. “Questo Paese – si legge nella dichiarazione del presidente - non si arrenderà mai al male e ai malvagi, e le tenebre non vinceranno mai la luce”.

Quanto avvenuto ieri in Nigeria ha radici lontane. Da quasi 20 anni gruppi estremisti e terrorstici commettono attentati nei confronti di cristiani e musulmani moderati.

Al dolore generale, "mentre si chiariscono i dettagli dell'accaduto", si è unito anche il Papa, come ha informato la Sala Stampa della Santa Sede. “Papa Francesco prega per le vittime e per il Paese, dolorosamente colpiti in un momento di festa, e affida entrambi al Signore, perché invii il Suo Spirito a consolarli”, ha riferito il portavoce Matteo Bruni.

VATICAN NEWS 06 giu 2022 07:42