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Milano
di REDAZIONE ONLINE 26 giu 2015 00:00

Sanità, Cattaneo: “Riforma recupera rapporto con il territorio”

Il nuovo assetto della sanità regionale delineato dal presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo

“La riforma va nella direzione di recuperare un rapporto più strutturato e funzionale col territorio, in una situazione in cui aumenta il bisogno di cure e assistenza per una società che invecchia”. Così è intervenuto il Presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, al convegno su “Modelli sanitari europei a confronto” che oggi e domani si svolge a Palazzo Pirelli.

Il Presidente ha fatto il punto sulla riforma sanitaria, in procinto di essere discussa in Consiglio regionale nelle sedute consiliari già programmate a partire dal prossimo 14 luglio. “Con la riforma non cambieranno sicuramente i principi di fondo di un modello che ha prodotto un sistema eccellente con prestazioni di alta qualità e con costi inferiori a quelli di altre Regioni - ha detto il Presidente Cattaneo -. E’ un modello basato sulla parità di condizioni tra operatori pubblici, privati e non profit, e sulla libertà di scelta dei cittadini. I principi perciò resteranno quelli del modello sussidiario introdotto dalla legge 31 del ‘97”.

“Cambierà invece - ha aggiunto Cattaneo - il rapporto tra sanità ospedaliera e territorio, anche a fronte del progressivo invecchiamento della popolazione e all’aumento delle cronicità. Il paziente acuto che ha un problema grave trova nell’ospedale una soluzione, ma il paziente cronico che ha un patologia specifica deve trovare sul territorio altre forme che lo accompagnino nel suo bisogno con modalità meno costose e più rispondenti alle sue esigenze. La trasformazione delle aziende ospedaliere in aziende socio sanitarie territoriali, includendo la dimensione territoriale, è perciò la novità più forte e importante di questa riforma”. “In Lombardia – ha concluso Cattaneo – da vent’anni il sistema funziona perché ha recepito il principio della sussidiarietà, garantendo libera scelta per i cittadini e qualità delle prestazioni. Si tratta perciò di aggiornare un modello efficace, che ha saputo integrare i servizi di strutture pubbliche e private, permettendo cure di assoluta qualità tanto da attirare pazienti anche dalle altre Regioni e dagli altri Paesi”.
REDAZIONE ONLINE 26 giu 2015 00:00