Papà e figlia annegati nel Rio Grande
Mons. Lira Rugarcía (Matamoros), “ho pregato con la giovane vedova, confortato dalla sua fede”
“Alla notizia di questo tragico fatto ho provato un grande dolore. Il mio pensiero è andato a Oscar e alla sua figlioletta Angie, affogati nel rio Grande (Bravo), a quei momenti che devono essere stati così drammatici, all’impotenza e alla pena della giovane vedova, che ha perso tutta la sua famiglia in modo così drammatico. E’ davvero triste che queste persone, uscite dal loro Paese per cercare un futuro migliore, abbiano terminato la vita in questo modo. Così, non ho potuto fare a meno di chiedermi: perché il mondo è così, perché abbiamo reso il mondo così?”. Lo afferma al Sir mons. mons. Eugenio Andrés Lira Rugarcía, commentando la morte per annegamento di Óscar Alberto Martínez Ramírez e della figlioletta Valeria di 23 mesi. La loro foto scattata dopo la morte sulle sponde del rio Bravo ha fatto ieri il giro del mondo. Prosegue il vescovo: “Sono stato alla Casa del migrante gestita dalla diocesi di Matamoros, dove stiamo dando ospitalità alla giovane. Abbiamo parlato a lungo. Mi ha manifestato la sua gratitudine verso il personale della Casa del Migrante, soprattutto verso chi, si chiama Juan Sierra, la sta seguendo in tutte le pratiche e le diverse necessità. Sono rimasto molto edificato dalla sua testimonianza di fede. Mi ha detto che in questi momenti di grande sofferenza ha trovato nella preghiera la forza per confidare nell’amore di Dio e per andare avanti. Quindi abbiamo pregato insieme per lei e per l’eterno riposo del suo sposo e della sua piccola, erano presenti anche padre Francisco Gallardo, direttore della Casa del Migrante, il signor Sierra e parte del personale”.