lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Uganda
di TERESINO SERRA 20 nov 2022 08:31

Padre Ambrosoli, medico e missionario beato

Il missionario comboniano padre Giuseppe Ambrosoli (1923-1987), che ha dedicato la vita all’Africa, è stato beatificato. Ha fondato l’ospedale di Kalongo, nella diocesi di Gulu nel Nord Uganda

Il 19 marzo 1987, festa di San Giuseppe, padre Ambrosoli presiede la celebrazione eucaristica del suo Santo Patrono. Tutta la comunità comboniana è con lui. P. Giuseppe invita tutti a pregare e celebrare “Giuseppe, il Santo giusto e silenzioso che obbedisce alla voce di Dio”. La sua salute desta preoccupazione, ma anche se debole e sofferente, lui é felice di celebrare la messa con i suoi confratelli e collaboratori. Al momento dello scambio della pace barcollò e dovette appoggiarsi all’altare. Il calice si rovesciò e lui ne fu profondamente amareggiato. Per alcuni momenti ci fu un silenzio quasi mistico. Venne spontaneo pensare e collegare la vita di questo missionario, sacerdote e dottore, al sangue di Cristo versato sull’altare. Da quel giorno lo stato di salute di P. Giuseppe Anbrosoli continuò ad aggravarsi. Dieci giorni dopo,il 27 marzo 1987, verso le 13.50, Il suo volto si illuminò, i suoi occhi rimasero fissi verso il crocifisso sulla parete, come se vedesse qualcuno; poi gli vennero meno le forze e terminò la sua missione nella terra che lui aveva tanto amato. Il cuore del dottore missionario si era fermato per sempre. Aveva 64 anni. La notizia si sparse subito come il vento e tutti, piccoli e anziani, giovani e adulti, sfidando pericoli e guerriglia, si misero in cammino increduli verso la missione dei Comboniani di Lira. In poco tempo la casa della missione si riempì di gente accorsa da tutte le parti. Preghiere, pianti e segni di dolore si susseguirono senza interruzione. Tutti volevano salutare e ringraziare il loro dottore buono.

Dal Lago di Como alla Savana 

Padre Giuseppe Ambrosoli veniva da una famiglia molto cristiana e ben conosciuta: nato nel 1923 a Ronago (CO) era infatti uno dei figli del fondatore dell’omonima azienda del miele. Era cresciuto nel Cenacolo, il gruppo dei giovani dell’Azione Cattolica di Como. Si iscrisse alla facoltà di medicina proprio con il desiderio di servire i più poveri in terra di missione. Nel 1949, dopo essersi laureato in medicina con ulteriore specializzazione in malattie tropicali, entrò tra i missionari comboniani all’età di 27 anni. Venne ordinato sacerdote dall’allora arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini. Dopo la prima messa, celebrata a Ronago il 18 dicembre 1955, il 1° febbraio 1956 s’imbarcò per l’Africa dove fu destinato a Kalongo, allora un villaggio sperduto nella savana, nel Nord dell’Uganda. Ad attenderlo trovò una capanna con il tetto di paglia: era il piccolo dispensario medico che sarebbe diventato per trent’anni la sua casa. Grazie alla sua grande professionalità, all’instancabile dedizione e alla sua incrollabile fede, padre Giuseppe riuscì a trasformare quella capanna di fango e paglia in un ospedale efficiente e moderno. Quel piccolo dispensario arrivò ad avere 370 posti letti, con reparto di maternità, pediatria, medicina, chirurgia, ginecologia, malattie infettive. Accanto all’ospedale Padre Giuseppe fondò anche la St. Mary’s Midwifery Training School, oggi ufficialmente riconosciuta come una delle migliori scuole di ostetricia del Paese.

L’anno del Calvario 

La sua dedizione senza riserve divenne trasparente nel momento più drammatico: il 13 febbraio 1987, nel pieno della guerra civile che flagellava il Nord Uganda, padre Giuseppe fu costretto per ordine militare a evacuare l’ospedale in sole 24 ore. In quella situazione drammatica i collaboratori lo sentirono ripetere più volte pregare: “Quello che Dio chiede non è mai troppo”. Dopo aver messo in salvo nella missione vicina di Lira il personale medico, le infermiere studenti e i malati, P. Ambrosoli riuscì a salvare anche il 20% delle attrezzature dell’ospedale. Ma questo sforzo e dolore minò irreparabilmente la sua salute già precaria. Anche in questa occasione brillarono la sua calma, la sua fiducia in Dio per il futuro della sua opera e il dono di sé senza risparmio di fatiche, sofferenze e ingratitudine. Con molto dolore nel cuore e con profonda fede scrisse ai suoi collaboratori in Italia “ Nessuno potrà distruggere ciò che il cuore, con l’aiuto di Dio e vostro, ha costruito”.

Missionario e beato

Padre Ambrosoli ha sempre vissuto nello stesso luogo, nell’ospedale missionario di Kalongo. Per questo ha partecipato in prima persona a tutta la storia che ha sconvolto questa nazione africana dopo l’indipendenza. Dopo due anni di attesa e di rinvii, a causa della pandemia, la beatificazione di padre Giuseppe Ambrosoli sarà celebrata il 20 novembre 2022, proprio a Kalongo,in Uganda, dove il sacerdote missionario medico ha speso la sua vita. Per la gente di Kalongo P. Giuseppe Ambrosoli era ed é santo da tempo. L’arcivescovo di Bologna, Cardinal Matteo Maria Zuppi, scrive: “ Più volte Papa Francesco ha parlato dei santi della porta accanto, quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio. I Santi sono consapevoli di essere servi inutili, non si inorgogliscono di sé ma si vantano del Signore, del suo amore che hanno ricevuto e dato. Padre Giuseppe non si è esaurito in facili dichiarazioni o in parole inutili. Ha reso visibile il vangelo con la sua carità genuina e il suo servizio a ogni persona che si avvicinava a lui”. Lo stesso P. Ambrosoli amava quanto scrisse S. Daniele Comboni, fondatore dei Missionari Comboniani:“ Il missionario deve considerarsi come un individuo inosservato in una serie di operai, i quali hanno da attendere i risultati non tanto dell'opera loro personale, ma quanto da un lavoro guidato da Dio... il missionario deve essere una pietra nascosta sottoterra, che forse non vedrà mai il frutto del suo lavoro”. Nella lapide della sua tomba, in Kalongo, si legge: “Dio è amore e io sono il Suo servitore per il popolo che soffre".

TERESINO SERRA 20 nov 2022 08:31