Morgano: Sull'aborto non si possono "forzare" i Trattati
"Le delicate decisioni in materia di aborto e diritto di famiglia sono proprie degli Stati Membri, non delle Istituzioni europee". L'intervento dell'eurodeputato Luigi Morgano
"Ho votato contro la “Relazione annuale sui diritti umani e la democrazia nel mondo nel 2013 e sulla politica dell'Unione europea in materia” perché nel testo appena adottato sono presenti alcuni importanti concetti non condivisibili", ha dichiarato l’on. Luigi Morgano a margine del voto.
"Ancora una volta, ideologicamente, si è voluto utilizzare questo importante appuntamento annuale - che peraltro contiene una serie di punti positivi, come l’affermazione e la protezione della libertà di pensiero, coscienza e religione - per 'forzare' i Trattati e suggerire, o meglio affermare, a livello europeo l’aborto come diritto umano, nonostante il principio di sussidiarietà stabilisca che più materie, come il diritto di famiglia, siano di competenza nazionale. Opportunamente abbiamo emendato il testo della Relazione che formulava critiche a referendum democratici svolti in Stati membri come la Croazia o la Slovacchia, e alla legislazione nazionale della Lituania. Le decisioni su queste materie delicatissime, che toccano i principi e i valori di ogni persona, il modello di famiglia e di società che vogliamo costruire, sono proprie degli Stati Membri e non delle Istituzioni europee", ha concluso l’on. Morgano.