Le città della Lombardia orientale contro l'inquinamento atmosferico
Siglato un accordo tra le amministrazioni di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova. Tra gli impegni anche quello di allargare le azioni che saranno messe in campo ai Comuni delle rispettive province
La decisione è stata presa nei giorni scorsi a Mantova, durante un incontro al quale hanno partecipato gli assessori all’Ambiente ed i tecnici dei Comuni coinvolti.
Gli assessori Gianluigi Fondra, Graziella Leyla Ciagà (Bergamo), Andrea Murari (Mantova) e Alessia Manfredini (Cremona) hanno inoltre concordato che le amministrazioni dei Comuni capoluogo svolgano un’attività di aggregazione e coordinamento per i Comuni della propria provincia che intenderanno aderire al protocollo.
Questa scelta consente di aumentare l’efficacia delle azioni intraprese, di rafforzare le richieste di coordinamento degli interventi emergenziali presentata a Regione Lombardia e di favorire il lavoro di coesione tra i diversi comuni lombardi svolto da Anci Lombardia.
La prima proposta di protocollo comune verrà presentata nell’ambito dell’incontro del Tavolo Aria convocato da Anci Lombardia per oggi, lunedì 22 febbraio. I temi della qualità dell’aria e dell’inquinamento atmosferico da PM10 che interessa il bacino della pianura Padana sono al centro di diverse attività istituzionali finalizzate all’individuazione di azioni da adottare nei periodo di emergenza, quando il valore di concentrazione media giornaliera di polveri supera frequentemente la soglia di 50 µg/m3. In quest’ottica i sindaci dell’agglomerato urbano di Brescia hanno già attivato un tavolo specificatamente finalizzato alla redazione di un protocollo condiviso di azioni da mettere in campo per contrastare l’inquinamento atmosferico da PM10.
L’Anci, inoltre, si è fatta portavoce della necessità espressa dalle diverse amministrazioni locali lombarde affinché sia la Regione Lombardia a coordinare gli interventi emergenziali per tutti i comuni rientranti in fascia1 e in fascia2 in base alla zonizzazione del territorio regionale. Difatti l’adozione di provvedimenti di contrasto agli episodi acuti di inquinamento atmosferico ha maggior efficacia se estesa ad ampie aree del territorio regionale.
La Regione Lombardia ha attivato un tavolo tecnico per supportare gli enti locali nell’individuazione delle azioni emergenziali più efficaci, analizzando anche i tempi e i modi della loro applicazione, senza però assumere il coordinamento amministrativo e politico dell’adozione di tali provvedimenti.
Il Comune di Brescia ha proposto che “Osservatorio Aria Bene Comune” venga incaricato di valutare le migliori strategie da mettere in campo per contrastare gli episodi acuti di inquinamento atmosferico da polveri fini, avvalendosi della preziosa collaborazione dei diversi enti (Arpa, Ats, Comuni…) e istituti universitari che vi partecipano. In questo modo gli elementi acquisiti in sede di Osservatorio potranno essere messi a disposizione di tutti i Comuni della Lombardia Orientale, condividendo una modalità di lavoro che sta portando risultati concreti sul nostro territorio.
L’incontro di Mantova, oltre all’obiettivo di condividere un protocollo tra i Comuni per generare un codice di comportamento uguale per tutti, ha studiato anche una serie di azioni da mettere in campo per dare una spinta al tavolo regionale e renderlo più efficiente.
REDAZIONE ONLINE
22 feb 2016 00:00