La nuova strada possibile
In Europa "l’Italia per troppo tempo ha “abdicato” al ruolo di guida avuto fino agli anni ‘80, attuando per di più politiche economiche che hanno avuto come conseguenza un’esplosione del debito pubblico e un rinvio di riforme essenziali". La riflessione dell'eurodeputato Luigi Morgano (Pd)
Quella che abbiamo di fronte è, senza dubbio, anche una verifica delle condizioni di prosecuzione della fiducia alla Commissione presieduta da Juncker. Se questa battaglia, come credo, avrà un esito positivo, sarà un grande risultato per l’Italia, ma soprattutto avrà effetti positivi sull’intera Europa. Tra l’altro si allargheranno le maglie dei vari trattati sulla politica fiscale e di bilancio, perché pensati per e in un periodo economico oggettivamente diverso da quello attuale e che si prospetta per il prossimo futuro. È inutile negare che responsabilità siano anche da ricercare nella rinuncia, per troppo tempo, di un processo costituente, preferendovi un’integrazione graduale.
L’Italia per troppo tempo ha “abdicato” al ruolo di guida avuto fino agli anni ‘80, attuando per di più politiche economiche che hanno avuto come conseguenza un’esplosione del debito pubblico e un rinvio di riforme essenziali. Oggi il nostro Paese ha titolo per un ruolo più incisivo, è più forte. Dopo la stagione dei sacrifici ha aperto una pagina nuova e, come più volte rimarcato, se prima il nostro Paese era considerato un problema nell’Ue, ora siamo parte delle soluzioni. Personalmente, come non pochi altri colleghi, da quando ho iniziato questo mandato, ho operato per un’Europa diversa, incentrata sulle questioni vere, capace di “osare” e di dare risposta a questioni e problematiche giustamente posteci dai nostri concittadini.
LUIGI MORGANO
18 feb 2016 00:00