Istanbul: l'Isis colpisce nel quartiere dei turisti
L’esplosione in piazza Sultanahmet, nei pressi dell’obelisco di Teodosio, nella zona che ospita le principali attrazioni turistiche di Istanbul, come la Moschea Blu e Santa Sofia. La dura condanna dello Stato turco e dell'intera comunità internazionale. La preoccupazione della comunità cattolica che vive nel Paese
“È stato colpito il cuore turistico di Istanbul, un luogo simbolo visitato da tantissimi stranieri ogni giorno, a pochi passi dalla Moschea blu e dal museo di Santa Sofia”: è il commento a caldo dopo l’attentato nella megalopoli turca rilasciato da Franz Hammerman, tedesco, catechista cattolico a Istanbul, residente nella città da venti anni con la sua famiglia.“Il bersaglio sono stati i turisti e gli stranieri”, aggiunge Hammerman, convinto che “quest’attacco avrà ripercussioni gravissime sul turismo che produce il 12% del Pil della Turchia”. “In un certo senso – ha aggiunto - la minaccia terroristica nel Paese non è una novità, in questi vent’anni siamo stati testimoni di vari attentati di diverso sfondo ma non è che ti puoi abituare, la paura c’è sempre.”
"Sgomento”: è questo il sentimento dei vescovi e della comunità cattolica turca per l’attacco avvenuto. A riferire dello stato d’animo della piccola Chiesa cattolica turca è stato padre Ruben Tierrablanca, vicario delegato del Vicariato Apostolico di Istanbul. “Quello che ci preoccupa – ha detto – è l’allargamento della violenza. Sappiamo che qui, come in genere in tutto il Medio Oriente, questi fatti possono provocare altre reazioni e violenze, allargando la tensione. Ma proprio per questo vogliamo essere con il popolo di Turchia e dedicare una preghiera speciale per il popolo turco e il ritorno della pace”.
Di crimine spregevole ha parlato, invece,il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon commentando l’ennesimo attentato che potrebbe portare la firma del sedicente Stato Islamico. Con lui tutta la Comunità internazionale, compreso l’Iran. Il premier italiano Renzi ha esortato a quella che ha definito “una battaglia durissima contro il terrorismo”, sulla stessa linea l’omologo francese Valls che ha parlato di “guerra” aperta. E mentre il Consiglio d’Europa ha ribadito che l’attacco coinvolge “tutti”, Mosca ha sottolineato che serve più unità contro il terrorismo.
REDAZIONE ONLINE
13 gen 2016 00:00