Il Rosario sotto il muro di separazione
Venerdì 25 ottobre, diversi gruppi di religiose locali si sono dati appuntamento al “muro di separazione” di Betlemme per recitare il rosario di fronte all’icona mariana disegnata nel 2010 da Ian Knowles, ex responsabile dell’Icon Center di Betlemme
Venerdì 25 ottobre, diversi gruppi di religiose locali si sono dati appuntamento al “muro di separazione” di Betlemme per recitare il rosario di fronte all’icona mariana disegnata nel 2010 da Ian Knowles, ex responsabile dell’Icon Center di Betlemme. L’iniziativa, riferisce oggi il Patriarcato latino di Gerusalemme, è stata promossa dall’Unione delle religiose superiori di Terra Santa.
Il 25 ottobre rappresenta la data liturgica della solennità della Beata Vergine Maria, Regina della Palestina; proprio in questo giorno – che ha preceduto i tradizionali festeggiamenti di Deir Rafat, avvenuti di domenica per motivi pastorali – i gruppi di religiose di Betlemme si sono stretti in preghiera davanti all’immagine raffigurante “Maria Nostra Signora della Pace”, rappresentata emblematicamente sul muro in cemento armato che separa Betlemme da Gerusalemme. La preghiera è stata presieduta dal vescovo Giacinto-Boulos Marcuzzo, alla presenza di alcune monache dell’Emmanuele, delle Piccole Sorelle di Gesù, delle suore maestre di Santa Dorotea, delle suore del ramo femminile dell’Istituto del Verbo Incarnato, delle suore di Santa Brigitta e di quelle Francescane Elisabettine di Padova che gestiscono il vicino Ospedale Pediatrico “Caritas Baby Hospital”. Presenti anche i Frati salesiani e i Fratelli delle Scuole Cristiane che dirigono l’Università di Betlemme, Padre Rafik Khoury e alcuni laici locali e pellegrini italiani, provenienti da Modena.
Le origini di questa iniziativa risalgono ai primi anni della seconda Intifada; con la costruzione del muro e l’inasprimento delle ostilità, questo evento è stato interrotto per poter essere ripreso solamente quest’anno. Per quanto riguarda l’icona di Nostra Signora della Pace, essa fu rappresentata nel 2010 da Ian Knowles in risposta al desiderio dei credenti locali e stranieri di pregare davanti a un’icona che portasse la pace e la speranza per la demolizione del muro.