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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 28 nov 2016 11:00

I nuovi scenari dopo la morte di Castro

Cuba si ferma per la morte di Fidel Castro. Oggi è il secondo dei nove giorni di lutto nazionale, che culmineranno con i funerali, il prossimo 4 dicembre, a Santiago di Cuba, da dove era partita la rivoluzione. Dei futuri scenari geopolitici dell’isola caraibica ne abbiamo parlato con lo storico Roberto Chiarini

Cuba si ferma per la morte di Fidel Castro. Oggi è il secondo dei nove giorni di lutto nazionale, che culmineranno con i funerali, il prossimo 4 dicembre, a Santiago di Cuba, da dove era partita la rivoluzione. Dei futuri scenari geopolitici dell’isola caraibica ne abbiamo parlato con lo storico Roberto Chiarini.

Da circa un decennio Castro si era allontanato da tempo dalla scena passando il testimone al fratello Raul. La morte del leader della rivoluzione cubana secondo lei implicherà un cambiamento di passo nella scena della politica interna ed estera?

La linea di marcia per quanto riguarda la politica interna è abbastanza chiara: ci sarà un “ritorno” alla realtà, dopo la febbre rivoluzionaria che ha prodotto una società statica e un regime politico oppressivo.  Sul piano prettamente geopolitico Cuba diventa una pedina piccola in un gioco grande: è evidente che sia la Russia che la Cina non vogliono perdere questa postazione conquistata nel mezzo secolo precedente, in una funzione di contrasto, di concorrenza agli Stati Uniti…

Giovanni Paolo II ha fatto da apripista nel percorso di dialogo della dittatura comunista nei confronti della Chiesa.  Anche Benedetto XVI e in ultimo papa Francesco si sono recati a Cuba. La scomparsa dell’ultima icona della rivoluzione secondo lei porterà a delle maggiori aperture in tal senso?

Per la chiesa Cuba rappresenta una grande opportunità e anche una grande risorsa. Teniamo conto che del comunismo cubano, quello che rimane è una grande tensione morale all’eguaglianza. Questo comunismo, rispetto agli altri, era meno ideologico. La morte di Castro crea un vuoto, viene a mancare un riferimento, e in questo ambito la Chiesa puà avere un ruolo molto importante, se non sostitutivo.

ROMANO GUATTA CALDINI 28 nov 2016 11:00