E' ancora strage. Dalla Tunisia alla Francia, terrorismo miete altre vittime
Almeno 28 morti in Tunisia. Sono stati colpiti due resort a Sousse: colpi di kalashnikov tra ombrelloni e lettini. Nelle stesse ore a Lione, due bandiere riconducibili all'Isis sono state trovate a fianco del corpo senza vita di uomo
Nelle stesse ore in Francia, due uomini hanno attaccato un impianto di gas industriale nell’Isère, a 30 chilometri da Lione, nella regione del Rodano-Alpi. Una vittima e due feriti il bilancio, confermato dal presidente francese, François Hollande. E’ interrogato dagli agenti dell'antiterrorismo Yassin Sahli, 35 anni padre algerino, madre marocchina, che ieri mattina (26 giugno), poco prima delle 10, ha decapitato il suo datore di lavoro, un uomo di una cinquantina d’anni, poi ha appeso la sua testa sulla rete metallica del recinto di una fabbrica di gas industriale a Saint Quentin Fallaviers a sud di Lione, e ha quindi cercato di far esplodere tutto, gettandosi su bombole piene di gas. L’uomo è stato neutralizzato dai pompieri. Era già noto ai servizi francesi ed era stato schedato perché vicino al movimento salafita. Secondo le ultime note, organizzava riunioni in casa con altri estremisti. Vicino al cadavere del suo datore di lavoro, sono state ritrovate due bandiere riconducibili all'Isis.
In stato di fermo anche sua moglie, sua sorella e un altro uomo, avvistato prima dell’attentato a bordo della sua auto vicino al sito attaccato. Potrebbe essere un suo complice, ma secondo alcune fonti sarebbe invece stata rilasciato. Cinque mesi dopo gli attentati di Charlie Hebdo e l’ipercacher di Vincennes, torna altissima la tensione in Francia. Hollande ha annunciato che il dispositivo antiterrorismo Vigipirate sarà al massimo livello, quello di rischio imminente di attentato, per i prossimi tre giorni in tutta la regione di Lione.
F.PIERANTOZZI E P.SIMONETTI (RADIO VATICANA)
28 giu 2015 00:00