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Roma
di AGENSIR 21 ago 2015 00:00

Don Ciotti sul funerale del boss Casamonica: "Strumentalizzazione per rafforzare il potere"

Don Luigi Ciotti prende posizione sui funerali del boss Casamonica: "Una volta di più, e a maggior ragione dopo la scomunica di Papa Francesco dei mafiosi e dei loro complici, è compito della Chiesa denunciarla e ribadire che non può esserci compatibilità fra la violenza mafiosa e il Vangelo"

“Non possono lasciarci indifferenti”. Così don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, commenta in una nota le “scene viste (ieri, ndr) fuori dalla chiesa dove - con uno sfarzo e un dispiegamento di mezzi, banda musicale, elicottero che lanciava petali di rose - si sono svolti i funerali di Vittorio Casamonica”. Sessantacinque anni, era uno dei maggiorenti del clan omonimo specializzato nel racket e nell’usura nella periferia sudest di Roma. Per don Ciotti, “non è ovviamente in discussione il diritto di una famiglia di celebrare i funerali di un suo membro e la partecipazione di amici e conoscenti. Grave è l’evidente strumentalizzazione di un rito religioso per rafforzare prestigio e posizioni di potere. Sappiamo che le mafie non hanno mai mancato di ostentare una religiosità di facciata, ‘foglia di fico’ delle loro imprese criminali. Una volta di più, e a maggior ragione dopo la scomunica di Papa Francesco dei mafiosi e dei loro complici, è compito della Chiesa denunciarla e ribadire che non può esserci compatibilità fra la violenza mafiosa e il Vangelo”.
AGENSIR 21 ago 2015 00:00