Difendere il presepe
Dopo l'interruzione presepe vivente a Tolosa, l'arcivescovo, mons. Le Gall (arcivescovo), invita "tutti ad una pacifica difesa della libertà di espressione”
“Come arcivescovo di Tolosa, condanno che il semplice ricordo della nascita di Gesù e dei valori che trasmette (accoglienza dello straniero, annuncio della Pace e segno di una tenerezza di cui noi tutti abbiamo bisogno) non sia più rispettato nel nostro Paese e susciti anche atti di violenza verbale e fisica da parte di coloro che si erigono a difensori della libertà. Invito tutti a difendere pacificamente la libertà di espressione e a rispettare la storia e le tradizioni del nostro Paese”. È quanto scrive mons. Robert Le Gall, arcivescovo di Tolosa, in un comunicato diffuso all’indomani dell’irruzione di una cinquantina di manifestanti in place Saint Georges, a Tolosa, che hanno impedito la rappresentazione di un presepe vivente al grido “fermate i fascisti”. Il presepe era stato voluto e organizzato dall’associazione laica “Vivre Noël autrement”. “Questa manifestazione gioiosa durante la quale vengono intonati canti natalizi, rappresentate scene della Natività da bambini e adulti, con la presenza anche di molti animali, non ha altro scopo se non quello di dare profondità a questa festa”, conclude mons. Le Gall.