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di DOMINIQUE QUINIO, DIRETTORE DI 08 gen 2015 00:00

Coesione di fronte al terrorismo

L'editoriale apparso La Croix a firma di Dominique Quinio, direttrice del quotidiano cattolico francese, che ha concesso al Sir la pubblicazione. "Manteniamo il sangue freddo e la dignità - scrive la Quinio -, non cediamo al panico, rifiutiamo ogni strumentalizzazione di questo dramma. Sarà la coesione il nostro omaggio alle vittime"

Tristezza immensa. L’attentato al cuore di Parigi che ha preso di mira il settimanale satirico Charlie Hebdo ghiaccia il sangue, come ci riempiono di sgomento le decapitazioni perpetrate da Daesh e le innumerevoli esecuzioni largamente mediatizzate dai loro autori.

Dodici persone almeno sono state uccise da un commando organizzato, pesantemente armato. L’attacco dà l’impressione di essere stato accuratamente preparato e realizzato per toccare obiettivi precisi. Tra le vittime infatti figurano dei caricaturisti e giornalisti rinomati. Cabu, Tignous, Wolinski, Charb, Bernard Maris… senza dimenticare i due poliziotti e gli altri impiegati del giornale.

I giornalisti non hanno uno statuto di eccezione davanti alla morte ma prendersela con i media, attaccare la libertà di informare (fosse pure la caricatura), significa rifiutare una società fondata sul dibattito e sul pluralismo; significa attaccare le fondamenta della nostra democrazia. Possiamo non essere d’accordo con le scelte editoriali del nostro collega, con le provocazioni di certe vignette, ma non possiamo accettare che i loro autori siano condannati a morte in nome di un presunto estremismo islamista e rivoltante.

Il terrore fa la sua opera deleteria, distillando la collera e la paura. La Francia impegnata nella coalizione contro il Daesh sa di essere minacciata. In un momento in cui nel Paese, come pure in molti Stati d’Europa, sale la paura per l’Islam e l’islamizzazione del continente, un simile attentato può nutrire atteggiamenti di rifiuto verso la comunità musulmana. Ma può anche, in un sussulto di cittadinanza, suscitare una reazione di solidarietà a fronte di terroristi che se la prendono con qualcuno per colpire una società intera, il suo stile di vita, i suoi valori comuni... Lo dobbiamo fare. Manteniamo il sangue freddo e la dignità, non cediamo al panico, rifiutiamo ogni strumentalizzazione di questo dramma. Sarà la coesione il nostro omaggio alle vittime.

DOMINIQUE QUINIO, DIRETTORE DI 08 gen 2015 00:00