Audacia della pace: dalle religioni no alla guerra
Al 10 al 21 settembre a Berlino, il 37° Incontro internazionale delle religioni promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, in collaborazione con la Chiesa cattolica e quella evangelica della capitale tedesca
In un tempo in cui nuovi muri si innalzano e aumenta la rassegnazione di fronte a guerre che si eternizzano, come quella in Siria, e al drammatico conflitto che si combatte ancora, dopo un anno e mezzo, in Ucraina, il popolo della pace si darà appuntamento a Berlino, dal 10 al 12 settembre, per l’Incontro internazionale “L’audacia della pace”, il 37° nello “spirito di Assisi”, dopo la prima preghiera delle religioni mondiali voluta da Giovanni Paolo II.
Promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, in collaborazione con la Chiesa cattolica e quella evangelica di Berlino, l’evento – che prevede un’assemblea inaugurale, 20 forum tematici e una cerimonia finale – conoscerà un’importante partecipazione popolare: persone di tutte le età (molti i giovani) che si sono già iscritte, provenienti da tutta Europa, senza contare quelle che seguiranno i diversi appuntamenti in streaming.
Come ha spiegato il presidente di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, la scelta di Berlino è altamente simbolica: “In una stagione che vede risorgere tanti muri e crescere polarizzazioni preoccupanti, l’esempio di una città, grande capitale europea, dove un muro è caduto per la forza delle democrazie, del dialogo e della pazienza di costruire canali di pace, è fondamentale e dà speranza per il futuro”.
Numerosi i leader religiosi e le personalità delle istituzioni e del mondo della cultura che interverranno, provenienti da 33 paesi di tutti i continenti. Tra loro il presidente e il cancelliere tedeschi, Frank-Walter Steinmeier (all’inaugurazione) e Olaf Scholz (in dialogo, in un forum, con Andrea Riccardi), il presidente della Guinea Bissau Umaro Sissoco Embalò, il Grande Imam di Al-Azhar Ahmed Al-Tayyeb, il presidente della Conferenza dei rabbini europei, Pinchas Goldschmidt, il cardinale Matteo Zuppi e il patriarca assiro Mar Awa Royel dall’Iraq, insieme ad importanti delegazioni di diverse Chiese cristiane, dell’islam, dell’ebraismo e delle altre religioni mondiali, con importanti delegazioni dal Giappone e dall’India per il buddismo e l’induismo.
Il programma prevede l’inaugurazione nel pomeriggio di domenica 10 settembre e, a seguire, 20 forum nella giornata di lunedì 11 e nella mattina di martedì 12 su temi come la crisi ambientale, i migranti, il dialogo interreligioso, la democrazia nell’età contemporanea, la globalizzazione, il disarmo e l’intelligenza artificiale.
La cerimonia finale si svolgerà davanti alla Porta di Brandeburgo il pomeriggio del 12 settembre dove è atteso un messaggio di Papa Francesco e verrà letto l’appello di pace delle religioni mondiali. Previste anche testimonianze da paesi in guerra, come l’Ucraina e l’Afghanistan.