Arrestato Mario Mantovani, vicepresidente della regione Lombardia
Per l'ex assessore alla Sanità della giunta Maroni l'accusa di concussione e corruzione aggravata. I primi commenti
Guardia di Finanza. Il vicepresidente della Regione Lombardia è stato arrestato dagli uomini del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano con l’accusa di concussione, corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti. Con lui sono finiti due suoi stretti collaboratori. L’indagine riguarderebbe una serie di appalti pubblici per la Sanità lombarda e nel territorio del comune di Arconate, di cui Mantovani è stato a lungo sindaco. A Mantovani viene contestato di avere agito non solo nella veste di assessore alla sanità ma anche in quella di senatore della Repubblica, di sottosegretario alle Infrastrutture. I reati che la Procura ritiene di avere individuato sono sttai commessi tra il 6 giugno 2012 e il 30 giugno 2014
Intercettazioni. Gli arresti sono stati resi noti con un comunicato dal procuratore Edmondo Bruti Liberati. Insieme ai tre arrestati sono indagate altre 12 persone, tra cui i titolari delle aziende che secondo l’accusa avrebbero versato goduto dei favori di Mantovani. In occasione della riforma della Sanità lombarda, il governatore Roberto Maroni aveva tolto recentemente a Mantovani la delega alla sanità che aveva preso direttamente nelle sue mani, lasciandogli però la carica di vicepresidente. Nel provvedimento di arresto firmato dal giudice Pepe e nei documenti ad esso allegati sono riportate numerose intercettazioni che secondo i magistrati dimostrano l’esigenza di arrestare Mantovani e i suoi presunti complici. Tra i fatti contestati all’ex assessore regionale alla Sanità anche alcuni appalti per il servizio di trasporto dei malati dializzati assegnati con gare “truccate”. Secondo le notizie fornite alla stampa sarebbero state effettuate perquisizioni e sequestri di documenti a Milano, Pavia, Varese, Vercelli e Rimini anche per le ipotesi di reato di abuso d’ufficio e turbativa d’asta, ipotesi per le quali Mario Mantovani è indagato “in concorso con altri soggetti”. Perquisizioni anche negli uffici degli indagati al Pirellone, presso nove abitazioni e 17 società “riconducibili” agli arrestati e ad altri 12 indagati.
Trasparenza. Per ironia della sorte il vicepresidente della Regione Lombardia è stato arrestato a poche ore dall’inizio di un convegno promosso dal Pirellone nella “Giornata della trasparenza”, promossa unitariamente da tutto il sistema regionale, ha lo scopo di presentare un approccio alla Pubblica amministrazione, improntato ai principi di trasparenza, integrità e legalità. “Lasciamo ai giudici il loro compito, ma lo sconforto è forte – ha affermato Gianantonio Girelli, consigliere regionale Pd, prima di prendere parte alla Giornata per la trasparenza –Che dire? Basta. Le istituzioni devono diventare una casa di vetro e devono saper espellere ogni forma di corruzione e malaffare! Senza se e senza ma. E devono farlo subito, in gioco c’è la nostra libertà e la nostra democrazia...”. Dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle la mozione di sfiducia nei confronti del presidente Maroni.
REDAZIONE ONLINE
13 ott 2015 00:00