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Milano
di REDAZIONE 26 feb 2019 08:27

Sette milioni per l'integrazione

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Queste, tra fondi Ue e statali, le risorse messe a disposizione dalla Regione per il piano di formazione civico linguistica di cittadine e cittadini di Paesi Terzi regolarmente soggiornanti. Brescia coinvolta con i Centri provinciali per l'istruzione degli adulti di Gavardo e di Chiari e la comunità montana di Valle Trompia

Quando le azioni sono più forti delle polemiche. Con quasi 7 milioni di euro (6.905.531), tra fondi Ue e dello Stato, per il triennio 2018-2021, per il Piano di formazione civico linguistica di cittadine e cittadini di Paesi Terzi regolarmente soggiornanti, la Lombardia. al di là del confronto in corso in questi mesi sulla presenza e la gestione dei flussi migratori sul territorio, mette in campo azioni per fare sì che l'integrazione non resti una parola affascinante, ma priva di contenuti. Lo fa dando risorse ad una iniziativa, magari marginale, ma di grande importanza. Conoscere infatti la lingua italiana è uno dei prerequisti fondamentali per possibili vie di integrazione. È di ieri la delibera, proposta dall'assessore alle Politiche sociali, abitative e Disabilità Stefano Bolognini, della giunta regionale che, insieme allo stanziamento delle già citate risorse, prevede anche azioni co-progettate con Enti e Organizzazioni che li supporteranno nella gestione del processo migratorio e di integrazione. "Il progetto 'Conoscere per integrarsi' - dice Bolognini - nasce dalla positiva partecipazione di Regione Lombardia come capofila al bando del Fondo asilo migrazione e integrazione (Fami) 2014-2020, organismo istituito dall'Unione europea per promuovere una gestione integrata dei flussi migratori sostenendo tutti gli aspetti del fenomeno: asilo, integrazione e rimpatrio.

"La delibera - spiega l'assessore - recepisce gli esiti della graduatoria, approvata dal Fami con decreto del 24 dicembre 2018: è un progetto complementare finalizzato all'integrazione, e a tutto quello che è già stato realizzato in Lombardia per la formazione linguistica e civica dei migranti regolari". Si tratta di un'azione di sistema che mira ad ottimizzare le risorse e ad aumentare la capacità di rispondere ai bisogni garantendo il raccordo tra la Regione, Enti locali, Comuni capoluogo e Ambiti territoriali, per dare vita a un mix di azioni e servizi che sostengano e facilitino la partecipazione.La Giunta inoltre ha provveduto a compiere gli adempimenti connessi alla Convenzione di sovvenzione tra gli Enti sottoscrittori del Progetto e ad approvare gli schemi di Convenzione operativa, creando le premesse per il suo avvio.

Anche Brescia sarà coinvolta nella azioni del Piano di formazione, grazie alla partecipazione dei Centri provinciali istruzione adulti (Cpia) di Chiari e Gavardo e al coinvolgimento della Comunità montana di Valle Trompia. Anci Lombardia, l’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia e la Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità) si faranno, invece, carico della azioni trasversali su tutto il territorio regionale.

"Il Progetto - conclude Bolognini - vuole promuovere, attraverso azioni locali realizzate da una partnership qualificata, l'insegnamento dell'italiano a un livello che consenta maggiore facilità d'integrazione e di apprendimento della lingua per motivi di lavoro (per esempio per gli assistenti familiari), in coerenza con quanto abbiamo annunciato nel Programma regionale di sviluppo (Prs) del luglio 2018, dove abbiamo parlato di Programmi, progetti e interventi di inclusione sociale e reddito di autonomia".

REDAZIONE 26 feb 2019 08:27