lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Milano
29 lug 2024 15:09

Pollini: Il Chiese sarà la pattumiera del Garda

"Le destre hanno disatteso le promesse e voltato le spalle ai cittadini: il Chiese sarà la pattumiera del Garda. Degli impegni volti a bloccare quell’opera non è rimasto nulla, solo promesse al vento- afferma Paola Pollini (Consigliera regionale M5s) - che il centrodestra ha raccontato in Regione Lombardia e sui territori, tutti i paladini del fiume Chiese sono svaniti nel nulla. L’argomento è diventato tabù perfino in Consiglio Regionale dove, da oltre un anno, giace ferma in un cassetto della VI commissione la mia mozione che chiede la rimozione del commissario straordinario, esattamente ciò che raccontavano di volere gli stessi colleghi di maggioranza. La sensazione è che la maggioranza sul Depuratore del Garda abbia fatto calare un velo impenetrabile di silenzio. In tale contesto è stata affidata la progettazione dei due lotti (collettamento e depuratori) sulla base di un Progetto di fattibilità tecnico economica profondamente carente e approssimativo. In primo luogo si fonda sul contestatissimo studio dell’Università di Brescia. Un documento che è stato smantellato pezzo per pezzo da diversi esperti. In secondo luogo il PFTE riporta solo i costi ipotetici per i depuratori (lotto 2), mentre non fa menzione di quelli relativi al nuovo collettore.

La vera falla in quello studio, come più volte denunciato dal Movimento 5 Stelle, è l’assenza di una vera comparazione di tutte le soluzioni alternative, che avrebbero potuto cancellare quella che sin dall’inizio era stata individuata come l’unica soluzione: Gavardo-Montichiari. Ci domandiamo quando e se quella valutazione verrà affrontata o se, al contrario, dobbiamo accettare come un atto di fede quando deciso e aprioristicamente e avallato. Rimane poi del tutto irrisolta la questione della mancata separazione delle acque nere e acque bianche, che è in realtà il vero problema del Lago di Garda oltre alla piaga degli scarichi abusivi. Di tutto questo il progetto, che complessivamente potrebbe sfondare i 200 milioni di euro, non c’è alcuna traccia e i nuovi depuratori continueranno a lavorare in modo non efficiente con spreco di energia e risorse.

Depositerò una nuova interrogazione in commissione, affinché l’Assessore venga a riferire non solo in merito alle volontà della giunta, ma anche a quelle del governo centrale. Capiremo, in questo modo, che fine abbiano fatto le promesse fatte in campagna elettorale” conclude Pollini.

29 lug 2024 15:09