Personale sanitario dalla Polonia
"Abbiamo dato il benvenuto a 15 medici e paramedici polacchi che saranno operativi agli Spedali civili di Brescia. Con questo arrivo il territorio bresciano è quello in cui è arrivato il numero più alto di personale sanitario esterno". L'hanno detto la deputata bresciana Simona Bordonali e l'assessore regionale lombardo Fabio Rolfi
"Abbiamo dato il benvenuto a 15 medici e paramedici polacchi che saranno operativi agli Spedali civili di Brescia. Con questo arrivo il territorio bresciano è quello in cui è arrivato il numero più alto di personale sanitario esterno. Ad oggi sono arrivati al Civile 30 medici e paramedici albanesi, 120 tra infermieri ed OSS, 40 medici e tra questi 13 specializzandi in anestesia e rianimazione, assunti dopo laurea abilitante da remoto resa possibile attraverso la delibera di Regione Lombardia". Lo hanno detto la deputata bresciana Simona Bordonali e l'assessore regionale lombardo Fabio Rolfi che oggi sono stati all'aeroporto di Bergamo per accogliere il personale sanitario in arrivo dalla Polonia.
"Per quanto riguarda l’assistenza domiciliare, è stata creata una struttura specializzata detta “Unità Speciale di Continuità Assistenziale” con il compito di affiancare i medici di base per effettuare specifici interventi a domicilio garantendo monitoraggio costante dei malati e delle loro famiglie. Anche sulla redistribuzione di malati in altre regioni è necessario fare chiarezza. Per coordinare le disponibilità e l’utilizzo dei posti letto il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale ha attivato una centrale dedicata, la CROSS. Il coordinamento è quindi nazionale e sono 82 i Lombardi ospitati fuori regione" concludono Bordonali e Rolfi. “È doveroso raccontare la verità, soprattutto per chi ha incarichi istituzionali circa i numeri, le azioni e le procedure evitando strumentalizzazioni che rischiano di alimentare la tensione sociale e la paura in un momento così difficile”.