Morti sul lavoro, fronte comune lombardo
Ieri mattina dinanzi alla sede della Regione Lombardia a Milano un presidio organizzato da Cgil, Cisl e Uil per denunciare la situazione drammatica. In un solo anno in regione il numero degli infortuni mortali è cresciuto del 61%. L'impegno della Regione annunciato dall'assessore al Welfare Giulio Gallera
Gli infortuni mortali in Lombardia sono in aumento del 61% rispetto al 2018: ad oggi, infatti, sono ben 58 i lavoratori vittime di incidenti, contro i 35 dell'anno scorso. Lo si evince confrontando i dati del registro Ats sul 2019 con quelli dello scorso anno. Il dato è stato evidenziato da Cgil, Cisl e Uil Lombardia che ieri hanno organizzato un presidio sotto palazzo della Regione a Milano per evidenziare la drammaticità della situazione che evidenzia che questo 2019, pur mancando ancora tre mesi al momento dei bilanci definiti, sarà un anno nero per la sicurezza nei luoghi di lavoro in Lombardia. Con il presidio di ieri, a cui hanno preso parte con le delegazioni sindacali anche rappresentanze aziendali e dei lavoratoriè stato chiesto alla Regione di convocare al più presto la "cabina di regia" per concretizzare gli impegni condivisi nell'incontro della settimana scorsa con il presidente lombardo Attilio Fontana e gli assessori al Welfare e al Lavoro Claudio Gallera e Melania Rizzoli.
In particolare, i sindacati hanno chiesto di "rafforzare i servizi ispettivi e il piano straordinario dei controlli, attraverso l'incremento del personale e la copertura al 100% del turn-over della dirigenza e dei tecnici e assistenti sanitari", di rinnovare il Piano salute e sicurezza 2019-2023, "che dovrà rappresentare un salto di qualità nelle politiche di prevenzione e di tutela della salute nel lavoro", e di aggiornare il piano regionale amianto, questo "per affrontare il problema delle bonifiche, dello smaltimento e della sorveglianza sanitaria".
"La Regione Lombardia non si sottrae alle proprie responsabilità: nella battaglia per la sicurezza e contro gli incidenti combattiamo al fianco dei lavoratori senza se e senza ma". È stata questa l’assicurazione data dall'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera presentandosi al presidio. L'assessore ha reso noto che per attuare questi interventi Palazzo Lombardia investirà "in modo strutturale, come abbiamo fatto negli ultimi due anni finanziando le misure con i proventi delle sanzioni amministrative comminate in caso di violazione o di mancata applicazione delle norme di sicurezza". L’assessore ha promesso "un pacchetto di proposte straordinarie elaborate e affinate a seguito di una lunga serie di consultazioni con gli stakeholder di riferimento e gli stessi rappresentanti sindacali”.
Le misure, come ha annunciato Gallera, riguarderanno "l'assunzione di personale qualificato per i controlli e tecnici della prevenzione". Gli incaricati dovranno poi "individuare percorsi specifici in base alla tipologia del rischio" oltre ad applicare una formazione, "seria, puntuale e accurata", accompagnata da "una vasta opera di sensibilizzazione a partire dai banchi scolastici".