Mons. Paglia a Milano per l'Adi regionale
Incontro in Regione tra il Presidente della Commissione ministeriale per la riforma dell'assistenza sanitaria e sociosanitaria per la popolazione anziana e i vertici del consiglio regionale sul sistema assistenziale lombardo e sulla nuove delibera di giunta che ridisegna l'assistenza domiciliare integrata
Mons. Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, Consigliere spirituale della Comunità Sant'Egidio e Presidente della Commissione ministeriale per la riforma dell'assistenza sanitaria e sociosanitaria per la popolazione anziana presso Palazzo Chigi ha incontrato ieri a Milano l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale lombardo per un momento di confronto sul sistema assistenziale lombardo e sulle norme che lo regolano, non ultima al delibera della giunta regionale approvata nei primi giorni del mese di agosto e che rimodella il sistema dell’Assistenza domiciliare integrata (Adi), su cui vengono investiti complessivamente 52 milioni di euro, per raggiungere entro il 2026 l’obiettivo previsto dal Pnrr di passare dal 5 al 10% della presa in carico della popolazione over 65”.
“Regione Lombardia – ha affermato il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi - crede che una delle chiavi per contrastare gli effetti della crisi del sistema assistenziale, favorendo allo stesso tempo un rinnovamento del welfare, sia puntare decisamente all’integrazione tra pubblico, privato e terzo settore. Una sorta di secondo welfare che si aggiunge agli schemi del primo e ne integra i punti critici, sperimentando nuovi modelli organizzativi, gestionali e finanziari. È un sistema che valorizza il protagonismo della società civile“.
Il presidente dell’assemblea lombarda ha anche sottolineato che questa è la prospettiva a cui il Consiglio regionale ha ispirato e ispira le leggi regionali del settore e i provvedimenti conseguenti come la delibera della giunta regionale sullo sviluppo dell'assistenza domiciliare integrata, definita da mons. Paglia “un modello da esportare nelle altre regioni italiane”. Il Vescovo ha rimarcato la necessità di “prendersi cura di tutti gli anziani per rispondere ai loro bisogni. Gli anni della cosiddetta terza età non possono essere vissuti come se fossero un naufragio. La delibera è il primo passo di questo cambio di prospettiva. Vorrei che, partendo dalla Lombardia, potessimo finalmente dire che in Italia gli anziani invecchiano bene”.
Oggi a livello nazionale il rapporto tra giovani e anziani è di 100 a 144,5 e secondo le previsioni nel 2050 diventerà 100 a 256 (Istat-Inps). In Italia la quota di over 65, che oggi rappresenta il 21,2 % della popolazione, nel 2060 sarà pari al 30%, quella degli over 80 passerà dal 6,3% al 13,1%. “Un simile andamento demografico palesa seriamente l’insostenibilità economica dello Stato Sociale come lo conosciamo e la difficoltà di fare fronte alle tante esigenze di cura della popolazione anziana affetta da patologie croniche”, ha evidenziato Alessandro Fermi.
Al termine dell’incontro con l’Ufficio di Presidenza momns. Paglia ha partecipato in Sala Gonfalone al convegno sulla "Carta dei Diritti e dei Doveri per gli anziani della Società" per un incontro con una cinquantina di stakeholders per promuovere il disegno di legge ministeriale e confrontarsi sugli spunti più interessanti della delibera di giunta regionale