Le Buone prassi per l'empowerment in gravidanza
In occasione della 44° Giornata per la Vita, FederVita Lombardia condivide l’esito di un lavoro di raccolta di "Buone prassi" delle attività dei Centri di Aiuto alla Vita, relativamente all’empowerment della donna in gravidanza difficile o indesiderata.
"I Cav sono quasi le uniche realtà associative che si occupano dell’empowerment della donna nella delicata situazione della gravidanza, periodo particolare, di cambiamento e di fragilità – ha dichiarato Elisabetta Pittino, Presidente di FederVita Lombardia –. Proprio in questo periodo, oltre che in quello successivo della maternità, la società mette in discussione l’autodeterminazione della donna. Questo antagonismo, concreto e culturale, verso gravidanza e maternità, è un ostacolo all’empowerment della donna-madre". L’azione dei Cav è volta proprio a fare sì che la donna sia libera di poter vivere la gravidanza e la maternità con gioia, godendosi e godendo il proprio figlio/a, senza sensi di colpa, consapevole della ricchezza che ogni figlio porta alla società.
FederVita Lombardia, in 9 mesi di lavoro, ha raccolto e rielaborato le "Buone Prassi" in atto (nell’ambito del progetto del MpV Italiano “Donne e bambini al centro”, finalizzato alla valorizzazione degli strumenti per la crescita delle donne madri)realizzate o progettate nel periodo 2018-2021(con alcune eccezioni), valide per la crescita delle utenti. Hanno comunicato i servizi erogati 38 Cav su 57, ma che, con un totale di 5265 donne accolte e assistite, rappresentano l’83% delle donne che, nel 2020, sono state seguite dai Cav di FederVita Lombardia per un totale di 6304. "Si tratta di esperienze che MpV, CAV e Case d’Accoglienza hanno introdotto al fine di aiutare ogni mamma a 'camminare con le proprie gambe', a (ri)scoprire il suo potenziale, a (ri)trovare la sua autostima, senza lasciarla sola, costruendo intorno a lei relazioni amicali e sociali necessarie per gli equilibri di vita e per affrontare le difficoltà quotidiane. Le attività sono state sinteticamente raccolte in 6 aree: sostegno formazione e sostegno ricerca lavoro, sostegno ricerca abitazione, welfare per gestante – madre, promozione allattamento al seno, sostegno alla genitorialità, collaborazione con enti pubblici, terzo settore, aziende e privati.
Al termine del lavoro di raccolta, sono state selezionate alcune esperienze di Cav delle diverse province lombarde ritenute più significative, tra cui: il bio-orto sociale Seminiamo Insieme di Desenzano del Garda (BS), le Comunità energetiche di Lodi, il Baby pit stop di Mantova, il Progetto nutrire la sua crescitadel milanese Cav Mangiagalli,il Progetto Tata di Morbegno (SO), Non Sei Sola di Varese, la Colazione con le mamme di Vimercate (MB), le Baby mamme del CAV Ambrosiano di Milano, il Centro Risorse Donna di Crema, le Piccole mamme di Como, la Convenzione asili nido di Bergamo.