Disturbi alimentari tra i giovani
Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione in costante crescita soprattutto nei giovani: consiglio regionale approva all’unanimità legge per favorire la prevenzione e la cura
Il tema dei disturbi alimentari ha ricevuto notevole attenzione visti i dati sensibilmente peggiorati durante la pandemia e la solitudine prodotta da essa e dal lockdown, è così che il consiglio approva all’unanimità una legge per favorire la prevenzione e la cura di questi disturbi. Il provvedimento prevede l’istituzione di una Rete regionale per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione; l’implementazione in ogni ASST di interventi ambulatoriali per l’intercettazione precoce, la diagnosi e l’eventuale invio dei pazienti alle strutture più appropriate; l'individuazione di ASST specifiche nelle quali costituire unità funzionali specialistiche adibite al trattamento anche ospedaliero dei pazienti; la creazione nelle ASST di equipe funzionali composte almeno da uno psichiatra, un neuro-psichiatra infantile, un medico internista, un dietologo, uno psicologo psicoterapeuta, un tecnico della riabilitazione psichiatrica, un dietista, un infermiere ed eventuali altri professionisti con formazione specifica in merito ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione; la programmazione e l’attuazione di politiche a sostegno delle famiglie e dei caregiver dei pazienti, valorizzando anche le iniziative già presenti sul territorio; la definizione di iniziative e corsi specifici di formazione riservati a operatori sanitari e sociosanitari, tra cui medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. A sostegno degli obiettivi viene stanziato un milione e mezzo di euro all’anno, che si aggiunge alle risorse già previste su questo tema per le attività in essere e che attualmente ammontano a circa 4 milioni di euro l’anno. "In Lombardia esistono numerose realtà eccellenti che si occupano di questo tema, molte delle quali nell'ambito delle stesse ASST. Queste realtà lavorano attraverso una rete informale, che ora grazie a questo provvedimento potremo finalmente rafforzare e supportare al meglio” –spiega la relatrice e Vice Presidente della Commissione Sanità Simona Tironi (Forza Italia).
Presentazione. Il provvedimento, dopo la sua approvazione in Aula, è stato presentato in conferenza stampa nell’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli dove, oltre a Simona Tironi, sono intervenuti anche il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, il Presidente della Commissione Sanità Emanuele Monti, il direttore generale dell’ASST Spedali Civili di Brescia Massimo Lombardo e l’attrice Ambra Angiolini, autrice del libro “InFame” nel quale racconta la sua battaglia contro il disturbo alimentare della bulimia che l’ha accompagnata per 11 anni.
Tema. Il tema dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione presenta un impatto generazionale profondo. Si tratta infatti della seconda causa di morte della popolazione femminile italiana in adolescenza dopo gli incidenti stradali e colpisce un numero crescente di giovani. In prevalenza sono interessati l’1% delle adolescenti per anoressia nervosa e il 3% per bulimia nervosa; forme subcliniche caratterizzate da una minore gravità del quadro sembrano colpire mediamente il 10% dei soggetti di sesso femminile. In adolescenza, il rapporto maschi/femmine per anoressia nervosa è 1 a 9. In Italia, le donne con anoressia sarebbero circa 25mila, mentre quelle con bulimia circa 100mila.
Dati. I dati sono sensibilmente peggiorati durante la pandemia, complici soprattutto il lockdown e la solitudine prodotta dalla didattica a distanza, con un numero di casi che ad esempio presso l’Ospedale San Raffaele di Milano nell’ultimo semestre è più che raddoppiato e ha interessato prevalentemente studenti di 14 e 15 anni, con almeno sessanta casi riscontrati legati prevalentemente a repentine perdite di peso fino a 20 chili in poche settimane.