Depuratore del Garda: richiesta dei Cinque Stelle
Una delegazione del Movimento Cinque Stelle, composta dalla Consigliera Regionale Paola Pollini e dal coordinatore bresciano Dino Alberti, ha incontrato questa mattina il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin, insieme ai rappresentanti del comitato cittadino “Presidio 9 Agosto”. Oggetto dell’incontro il depuratore del Garda e la richiesta di revoca del Commissario straordinario voluto dall’ex ministro Gelimini.
Dino Alberti (Coordinatore Brescia M5S): «Abbiamo incontrato il Ministro per esporgli le ragioni di tutti quei cittadini contrari alla realizzazione dei due depuratori sull’asse del fiume Chiese e chiedere la revoca del Commissario straordinario. Recentemente anche alcune forze di centrodestra, come Lega e Fratelli d’Italia, hanno aperto sul territorio a questa eventualità. Abbiamo incontrato il Governo proprio per capire quanto concrete fossero queste ultime prese di posizione. Purtroppo il Ministro Pichetto Fratin non ha preso una posizione, rinviando ogni decisione ad un futuro incontro con gli enti locali di Lombardia e Trentino. È sembrato di assistere allo scaricabarile messo in atto per cinque anni dalla Lega e dall’ex Assessore Foroni, quando nessuno voleva prendersi la responsabilità di prendere una decisione. Un rimpallo di responsabilità che alla fine lascia i territori con il cerino in mano».
Paola Pollini (Consigliera regionale M5S): «Chiedevamo un impegno più stringente da parte del Governo, tuttavia vogliamo essere propositivi perché la tutela dell’ambiente è interesse di tutti. Depositeremo quindi in Consiglio Regionale un atto che impegni l’Assessore competente a ribadire le istanze che abbiamo rappresentato oggi, in sede del futuro incontro con il Ministro. Chiediamo la rimozione del Commissario straordinario e il ripristino delle competenze degli enti locali come la Provincia, di prendere atto che le sub lacuali non sono in difficoltà come confermato dal recente studio di Acque Bresciane (argomento tecnico ma fondamentale), ma soprattutto di orientare ogni futura decisione in funzione dell’esito dello studio sullo stato ecologico del fiume Chiese, che il Consiglio regionale ha finanziato con 120mila euro, in sede di ultimo Bilancio regionale. L’opposizione lavorerà coesa per presentare alla maggioranza un atto condiviso».