Dal 15 febbraio si torna a sciare
Ieri l'atteso via libera del Comitato tecnico scientifico per il ritorno sulla neve nelle regioni in zona gialla. Resta ancora il tema dello spostamento tra regioni mentre, da lunedì 8 febbraio l'Alto Adige, uno dei paradisi dello sci, avvia un nuovo lockdown
E’ arrivato ieri il tanto atteso via libera alla riapertura degli impianti di sci a partire dal 15 febbraio, con impianti di risalita ridotti al 50% della capienza, nelle zone gialle. Ma la possibilità che gli italiani possano tornare a sciare dipenderà da una delle prime scelte alle quali sarà chiamato il nuovo governo di Mario Draghi: revocare, o meno, il divieto di spostamento tra le Regioni.
Sulla decisione peserà anche l'andamento della curva epidemiologica, con gli esperti che già parlano di "un'inversione di tendenza" e si dicono preoccupati dell'impatto delle varianti del virus, soprattutto in Abruzzo, Umbria e Alto Adige dove, da lunedì 8 febbraio, scatterà un nuovo lockdown, con negozi chiusi, didattica a distanza nelle scuole, divieto di spostamento dai Comuni. La decisione è stata assunta perché, nonostante la strategia di effettuare test a tappeto su tutto il territorio per cercare di interrompere la catena dei contagi, non accenna a calare il numero dei contagi Covid, ed è già stato registrato anche il primo caso di mutazione inglese.
Gli esperti del Comitato tecnico scientifico hanno dunque bocciato la proposta delle regioni in base alla quale gli impianti avrebbero potuto riaprire anche in zona arancione, con una capienza ridotta al 50% su funivie, cabinovie e seggiovie e l'utilizzo obbligatorio di mascherine Ffp2.
Per il turismo bianco, che anche del Bresciano è un comparto di tutto riguardo, si tratta di una boccata di ossegino, dopo i dati diffusi nei giorni scorsi secondo cui, solo nella provincia di Brescia sarebbero a rischio 7.500 contratti di lavoro stagionali del settore
In attesa del ritorno sulle piste da sci, le città si stanno preparando al primo weekend in zona gialla con la predisposizione di piani sicurezza ad hoc per evitare le scene che hanno invaso social network e quotidiani appena una settimana fa, alla vigilia dell'addio al rosso e arancione.
Di “primo importante riconoscimento per il mondo della montagna” ha parlato Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale, Moda e Design, a commento del via libera, da parte del Comitato tecnico scientifico. “È da settimane che porto avanti in tutte le sedi la battaglia per la riapertura in sicurezza degli impianti di risalita – ha continuato - . Il protocollo messo a punto dalle Regioni è frutto di un lavoro che vuole tenere insieme la priorità sanitaria, che per tutti resta al primo posto, ma anche la giusta valorizzazione dell'economia della montagna, a oggi completamente dimenticata”.
Per questo motivo, è stato confermato per questa mattina alle 10 in tutte le principali stazioni sciistiche della Lombardia e d'Italia il flash mob del mondo della neve intitolato 'Per chi suona la montagna', con la presenza di operatori, appassionati, maestri di sci e autorità per sostenere un patrimonio naturale, culturale, sportivo e turistico che merita di essere valorizzato dopo mesi di difficoltà".