Cosa ti porta S. Lucia? La zona gialla
Il ministro Speranza dovrebbe firmare oggi l'ordinanza che inizierà a produrre i suoi effetti da domenica 13 dicembre. Anche il premier Conte starebbe pensando ad allentare il divieto di spostamento tra Comuni introdotto per il 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio
Dovrebbe essere firmata oggi dal ministro della salute Speranza l’ordinanza che porta la Lombardia dalla Zona arancione a quella gialla. Pubblicata domani sulla Gazzetta Ufficiale, dovrebbe iniziare a produrre i suoi effetti a partire da domenica 13 dicembre, e per i lombardi sarà un bel regalo di Santa Lucia, visto che l’ordinanza dovrebbe portare a un ulteriore allentamento delle misure previste per arginare la seconda ondata del Covd-19.
Con la Lombardia in zona gialla riapriranno bar e ristoranti e verrà meno il divieto di spostarsi in altre regioni gialle e tra comuni senza dover presentare l’autocertificazione
Da domenica, poi, si potranno raggiungere le seconde case, a patto che entrambe appartengano a ina zona gialla; potranno riaprire i servizi di ristorazione (bar, ristoranti, pizzerie, pub, gelaterie e pasticcerie) anche nei giorni festivi, quindi anche a Natale, Santo Stefano e Capodanno, con consumo al tavolo dalle 5 alle 18. Ogni tavolo può ospitare al massimo 4 persone, a meno che non siano conviventi. Dopo le ore 18 è vietato consumare cibo e bevande nei locali o per strada. Dalle ore 18 alle ore 22 è consentito l'asporto, mentre la consegna a domicilio è sempre possibile. Il passaggio in zona gialla porterà novità anche per gli amanti della caccia e della pesca, attività che potranno essere pratica ovunque, all’interno della area gialla.
I centri commerciali continueranno a restare chiusi nei giorni festivi e prefestivi, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di beni alimentari, tabaccherie ed edicole. Resteranno chiuse piscine, palestre, teatri e cinema. Le saracinesche continueranno a restare abbassate per sale giochi, sale scommesse, sale bingo e slot machine. Le stesse attività non potranno essere praticate nemmeno nei bar e nelle tabaccherie.
Fonti parlamentari riferiscono poi che il premier Conte starebbe pensando di ammorbidire il divieto di uscire dal Comune in cui ci si trova è previsto il 25 e 26 dicembre e l'1 gennaio. La riflessione aperta dal premier potrebbe portare a modifiche al decreto legge sul Covid o a un aggiornamento, con un'interpretazione estensiva delle situazioni di necessità che giustificano lo spostamento tra Comuni. E questo per molti sarebbe un bel regalo di Natale.