Altri fondi per la lotta alla ludopatia
La Giunta regionale ha deliberato, dopo gli 8,5 milioni di ottobre, lo stanziamento di altri 719mila destinati alle Ats lombarde per il contrasto di un fenomeno sempre più diffuso
Continua l’impegno della Regione Lombardia nello sviluppo e nel sostegno di tutte quelle iniziative di prevenzione e contrasto al gioco d'azzardo patologico e promuovere nella popolazione e nei giovani conoscenza e consapevolezza sui rischi connessi al fenomeno. Nell’ottobre scorso erano stati 8,5 milioni di euro stanziati con delibera approvata dalla Giunta regionale, attribuiti alle Ats lombarde (Aziende di tutela della salute) per promuovere programmi d'azione ad hoc in collaborazione con le Asst (Aziende socio sanitarie territoriali), i Comuni singoli e associati, il terzo settore e l'Ufficio scolastico regionale (866mila erano gli euro destinati a Brescia).
Ieri la Giunta regionale, su proposta dell'assessore per le Politiche sociali, abitative e Disabilità, Stefano Bolognini, ha stanziato altri 719mila euro per la lotta alla ludopatia. In particolare, le Ats dovranno ripartire questi fondi agli Ambiti territoriali di Associazioni di Comuni, per la prevenzione e il contrasto al gioco d'azzardo patologico, inserendo le azioni in un quadro di programmazione che estenda e diffonda le buone prassi e rafforzi i percorsi di sostegno a persone e famiglie.
"Lo scopo dell'iniziativa - ha spiegato Bolognini - è quello di realizzare un modello organizzativo, gestionale e di governance che coordini sul territorio gli interventi e le azioni attivate dai Comuni, in un sistema organico di Ambito territoriale. Le Ats e i capofila dell'Ambito assumeranno la governance e favoriranno anche l'integrazione delle attività sanitarie e sociosanitarie con quelle a carattere sociale di competenza dei Comuni".
Il modello sarà sperimentato in 8 Ambiti, selezionati dalle 8 Ats lombarde, anche sulla base della capacità di costituire reti integrate di collaborazione tra pubblico e privato (Comuni, scuole, terzo settore, mutuo aiuto ecc.) che, attraverso una manifestazione di interesse, si candideranno per gestire le iniziative.
"Inoltre - ha aggiunto Bolognini - verrà creata una mappa in cui vedere in modo coordinato e integrato l'offerta destinata, in quel territorio, alla prevenzione e al contrasto. Un modello che può essere sperimentato anche coinvolgendo più ambiti territoriali, così da incrementare le azioni e la popolazione che ne beneficiano. Il modello, al termine di questa fase sperimentale, potrà essere estesa all'intero territorio lombardo".
La delibera s'inserisce nel contesto attuativo della l.r. 8/2013 di prevenzione e contrasto al gioco d'azzardo patologico, per la quale Regione Lombardia ha messo a disposizione risorse importanti che hanno già consentito di realizzare molteplici iniziative d'informazione, orientamento e formazione.
"Ricordo ad esempio - ha concluso Bolognini - la convenzione da 1.281.000 euro (prorogata lunedì scorso) con l'Ufficio scolastico regionale (Usr) per la formazione di docenti, studenti e famiglie, che ha già formato 900 docenti. Anche i Piani locali per la prevenzione del gioco d'azzardo patologico, che saranno realizzati dalle Ats grazie agli 8,5 milioni di euro stanziati dalla Regione nell'ottobre scorso, e le azioni realizzate con le risorse del bando rivolto agli Enti locali (2 milioni) che nel 2018 hanno consentito di sostenere oltre 90 progetti, di contrasto, sensibilizzazione e formazione diffusa".
Nel 2017 erano state più di 7.000 e persone che si sono rivolte ai servizi per le dipendenze dell’Ats di Brescia, di queste 429 erano state prese in carico dai dai servizi pubblici e privati (Sert, Noa e Smi),. Il problema drammatico, come aveva evidenziato il direttore dell'Ats Scarcella, da poco trasferito alla guida dell'Atts di Desenzano, è il sommerso che non si conosce o che fa fatica ad emergere.