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Milano
di MASSIMO VENTURELLI 12 dic 2019 08:06

50 anni fa Piazza Fontana...

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Ricorre oggi il 50° anniversario della strage nella Banca nazionale dell'agricoltura a Milano, una delle pagine più buie della storia repubblicana. A mezzo secolo di distanza le vittime e i loro familiari non hanno avuto ancora giustizia. Oggi pomeriggio un consiglio comunale straordinario a Palazzo Marino con il presidente Mattarella. Presenti anche Del Bono e Cammarata

Milano oggi si ferma per ricordare il 50° anniversario della strage alla Banca nazionale dell'agricoltura di piazza Fontana che, il 12 dicembre 1969 causò la morte di 17 persone e il ferimento di altre 78. A mezzo secolo di distanza da un attentato che diede inizio a quella che è stata definita come "strategia della tensione" (una delle pagine più drammatiche della storia dell'Italia repubblicana) c'è una ferita che ancora non si è rimarginata. I famigliari delle vittime di quell'esplosione attendono ancora giustizia. Sette processi e tre diverse inchieste, infatti, non sono bastati ad assicurare alla giustizia mandanti ed esecutotir materiali dell'attentato. L'unico dato emerso con chiarezza nel corso degli anni è che quell'attentato nacque e venne progettato negli ambienti dell'estremismo di destra, nel gruppo neofascista di Ordine Nuovo.

Quella di piazza Fontana è una storia per tanti versi parallela a quella di piazza della Loggia, una storia di depistaggi, di reticenze, di false verità che hanno allungato a dismisura i tempo della giustizia e dell'accertamento della verità. Ma le due città non hanno desistito e insieme, in occasione del 50° e del 45° anniversario delle due stragi, nei giorni scorsi hanno dato vita al progetto "La stagione inquieta della Repubblica". Insieme a tante realtà civiche e culturali delle due città e alle associazioni dei famigliari delle vittime è stato pensato un percorso per fare del ricordo di quegli eventi tragici non solo un'operazione di memoria storica, ma anche l'occasione per indagare e raccontare la complessità e lòa tempo stesso l'unicità di quella drammatica stagione della Repubblica.

Il progetto "La stagione inquieta della Repubblica" intende anche riportare alla memoria viva del presente come sia stato possibile fermare quella stagione di terrorismo e turbolenza politica attraverso una massiccia e tenace risposta democratica, capace di identificarsi nelle istituzioni, a partire da quelle locali, e di generare un costante presidio delle coscienze, una sorta di resistenza civile che ha consentito, per ora solo a Brescia dove con la sentenza del 2017 sono stati condannati in via definitiva  Carlo Maria Maggi, il capo del gruppo neofascista Ordine nuovo nel Triveneto (nome che è più volte tornato anche nei processi milanesi, e Maurizio Tramonte, all’epoca giovane militante padovano di Ordine nuovo e nello stesso tempo informatore dei servizi segreti, il lento ma progressivo affermarsi della verità.

Milano ricorda oggi l’esplosione alla Banca nazionale dell’agricoltura con un convegno “Piazza Fontana. A cinquant'anni dalla strage – Riflessioni” in programma questa mattina presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università statale. Nel pomeriggio, a partire dalle 14.30, in palazzo Marino (sede del Comune di Milano) un consiglio comunale straordinario alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella a cui prendono parte, proprio in virtù del già ricordato progetto “La stagione inquieta della Repubblica) anche Emilio Del Bono e Roberto Cammarata, sindaco e presidente del consiglio comunale di Brescia. A seguire, a cura della "Associazione dei familiari delle vittime di Piazza Fontana, muoverà un corteo commemorativo da Piazza della Scala a Piazza Fontana, dove alle 16.37, l’ora esatta dell’esplosione di 50 anni, verrà osservato un minuto di silenzio.


MASSIMO VENTURELLI 12 dic 2019 08:06