Giustacchini: la pace tra Bergamo e Brescia
C’è la pace ritrovata tra due città da tempo in guerra, Bergamo e Brescia, nel decimo romanzo di Enrico Giustacchini con protagonista il giudice Albertano. È il 1251 quando viene siglato l’accordo tra i due capoluoghi che quest’anno non a caso sono Capitale Italiana della Cultura: il libro (dal titolo “Il giudice Albertano e il caso del leone azzurro”, LiberEdizioni, con illustrazioni di Andrea Giustacchini) è dunque un omaggio ad entrambi e come sempre tiene fede al valore del giallo classico deduttivo offrendo ancora una volta una pregevole ricerca storica che recupera, tra l’altro, il confronto tra due mondi, i sostenitori del papa con Brescia, e quelli dell’imperatore con Bergamo.
Un duplice fatto di sangue porta il noto giureconsulto a indagare con la consueta perizia, ma in questo caso c’è anche altro di curioso: un antico amore di Berengario, il medico e fido aiutante di Albertano, che recupera dai cassetti della memoria una “sfida” con alcuni amici del tempo di gioventù: innamorato e persino abile a declamar poesie. Insomma ce n’è di che divertirsi leggendo le pagine di questo decimo appuntamento con la saga di Giustacchini. Da sottolineare, inoltre, che il ruolo svolto da Albertano nella pace tra le due città rappresentò un vero e proprio lavoro di cesello, da ottimo mediatore oltre che fine intellettuale del tempo qual era. L’accordo fu peraltro l’ultimo atto ufficiale riconosciuto del giudice, divenuto famoso soprattutto per i suoi sermoni. Il decimo romanzo fa luce anche sulla setta dei Leoni coronati, una sorta di corpo di guardia della città della Leonessa e che si ricollega allo stemma del Comune nel quale campeggia un leone azzurro al quale si rifà il titolo dell’opera.
Il romanzo sarà presentato mercoledì 5 luglio alle 20.45 nel giardino della biblioteca comunale di Montichiari insieme all’attore Daniele Squassina.