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Brescia
di MARIO GRITTI 03 mar 2024 15:49

Franchi e Il Diritto di Antigone

Gianandrea Franchi presenta a Brescia il suo libro “Il Diritto di Antigone. Appunti per una filosofia politica: a partire dai corpi migranti" (Ed. ombre corte)

"Il primo gesto per far emergere il singolo dalla massa - gesto fondamentale per chi si impegna nella solidarietà - è, dunque, guardarlo negli occhi e chiedere il suo nome. In ventisette viaggi in Bosnia, dal giugno del 2018, ho cercato di guardare negli occhi tanti profughi: uomini giovani, meno giovani, ragazzi, donne, bambini. Il secondo gesto è il contatto, che assume il suo significato, concretissimo e insieme altamente simbolico, nella cura della parte del corpo più esposta per il migrante, nella cura dei piedi, gesto antico quanto il cammino delle genti, rinnovato con chi arriva a noi da un lungo durissimo viaggio. Non è facile, almeno per me, non è facile immergersi, rapidamente, in una relazione con chi vive in situazioni drammatiche (ed è, inoltre, di cultura diversa). Questa esperienza mi ha fatto sbattere contro un confine che non è fatto solo di filo spinato e polizia, ma è anche interiore, irto di abitudini radicate, che mi ricordano la precisione del concetto reichiano [Wilhelm Reich] di corazza o armatura caratteriale. L’estensione sociale della cura per l’altro si chiama politica, se vogliamo intendere la Polis come la situazione collettiva in cui ciascuno, curandosi di sé, si cura dell’altro. Il corpo, il corpo culturale, il corpo umano è una prospettiva su sé stessi attraverso l’altro. In un certo senso, l’altro è più intimo a me di ciò che chiamo me stesso perché mi esperisce come io non posso esperirmi. La sua esperienza di me, però, mi è essenziale. Questa prospettiva si costruisce nell’infanzia attraverso la cura. Noi siamo, così, sempre consegnati agli altri: ciò determina anche quello che posso chiamare la nostra continuazione quando non ci saremo più. Questo è fondamentale per dare un senso alla nostra vita e, nello stesso tempo, alla nostra morte". 

Queste righe tratte dal libro “Il Diritto di Antigone. Appunti per una filosofia politica: a partire dai corpi migranti" (Ed. ombre corte) conducono al cuore del pensare politico dell’autore. Gianandrea Franchi sarà a Brescia mercoledì 6 marzo, allo spazio Aref piazza della Loggia 11, alle 20.45 su invito dell'associazione “Restiamo Umani”.

Brescia ha accolto in altre occasioni Gianandrea Franchi, ed ha avuto modo di riconoscere ed apprezzare il valore delle sue opere; ma i contenuti di questo lavoro liberano aspettative nuove, che trovano espressione andando oltre la cappa di piombo delle paure del nostro tempo. Il superamento dell’attuale sistema di vita, basato sul dominio, passa attraverso la sua decostruzione (necessaria per prevenirne la distruzione!) ed il ripensamento delle forme istituite. La storia “dell’Occidente-terra al tramonto” abitata dal “Narciso Solidale” non ce la fa più. E’ richiesta una trasformazione radicale. La radicalità, propria del linguaggio di Gianandrea Franchi, non nasce da una riflessione astratta o autoreferenziale, ma sta all’origine del pensiero, nasce nella pratica della vita reale, sta dentro al gesto politico, e tiene insieme emozioni, sentimento, bisogni, capacità di cura, interiorità e forme relazionali...

Il gesto di Antigone, simile al primo - inaugurale gesto del prendersi cura che riconosciamo come nascita in ogni civiltà, fonda la Polis ed istituisce il diritto della fragilità - vulnerabilità umana ad essere accolta e riconosciuta.

Così la lezione politica si rinnova ogni sera sulla “Piazza del Mondo”, dove, con la mediazione di Lorena Fornasir, il popolo della solidarietà Italiana incontra nella gioia il popolo dei migranti; insieme indicano simbolicamente le vie della trasformazione.

“Ma è proprio la somma di singole incertezze e di tanti momenti in cui il coraggio ed il cuore superano la ragione e fare la coscienza di un’Italia diversa, capace di scegliere proprio perché accetta l’umana fragilità degli individui.”

MARIO GRITTI 03 mar 2024 15:49