Digital mentor: una guida per gli imprenditori
A supporto delle Piccole e medie imprese (Pmi) che devono cimentarsi ogni giorno con le nuove tecnologie sia per il lavoro che per l’organizzazione aziendale e dei dipendenti, può venire incontro una nuova figura manageriale che coniuga competenze informatiche e competenze umanistiche. Si tratta del “Digital mentor”, un manager che mette a disposizione dell’azienda il suo know how digitale attraverso un approccio umanista, capace ciò di valorizzare le persone in quanto le tecnologie da sole non bastano a comprendere il linguaggio informatico, capire l’importanza dei dati e l’uso che se ne può fare, scegliere gli strumenti adatti per lo sviluppo dell’impresa. L’obiettivo è migliorare la vita stessa del personale.
Su queste convinzioni ha preso corpo “Digital mentor - Guida per imprenditori immersi nel digitale” (Libri Este, 228 pp., 20 euro), scritto dal bresciano Paolo Borghetti, fondatore di Future Age e promotore della metodologia del Digital mentoring.
“Spesso – sostiene Borghetti – per le Pmi il vero gap gestionale è comunicativo: molti imprenditori si affidano a fornitori esterni, le famose software house, che però non parlano la stessa lingua. Con conseguenti ostacoli alla digitalizzazione dell’organizzazione aziendale. Alle Pmi serve quindi la figura il digital mentor, per affiancare alle competenze informatiche quelle umanistiche come l’intelligenza emotiva, la programmazione neurolinguistica, la neuroscienza e il coaching motivazionale”.
La guida affronta vari temi che partono dalla classica situazione della “azienda accentrata” di stampo familiare che deve trasformarsi in impresa digitale per poi addentrarsi nei vari processi legati a questa nuova condizione. “Gli esperti che possono guidare le Pmi nel percorso di digitalizzazione non possono più prescindere dalle competenze umanistiche e dalla conoscenza dell’essere umano”, aggiunge Borghetti.
