Ad Anselmo Palini il Premio Letterario
Il premio letterario nazionale e internazionale "Vinceremo le malattie gravi", giunto alla nona edizione, è stato organizzato dall’associazione culturale “Universum della verità e della dignità”, con il patrocinio dell’Istituto Maestrie Pie dell’Addolorata (Bologna), della Regione Lombardia, del Comune di Como, dell’Ordine Provinciale dei medici chirurgici e degli Odontoiatri di Como e di Milano.
Suddiviso in varie sezioni (Poesia, Narrativa, Saggistica, Scienza), il premio ha visto la partecipazione in ogni sezione di numerosi scrittori con le proprie opere.
La cerimonia di premiazione si è svolta a Como, presso il Teatro Sociale, sabato 15 ottobre, nella splendida Sala Imperiale. La giuria, composta da personalità del mondo della sanità, della cultura e della Chiesa, per la sezione saggistica ha premiato Anselmo Palini per il suo libro "Don Pierino Ferrari. Vestito di terra, fasciato di cielo”, editrice Ave di Roma, con prefazione di Giacomo Canobbio, già presidente dell’Associazione Teologi Italiani, e postfazione del compianto giornalista Angelo Onger.
La motivazione del premio segnala l’opera svolta da don Pierino Ferrari, a partire dagli inizi degli anni settanta del secolo scorso in favore dei disabili gravi e dei malati oncologici. Ciò ha portato alla creazione della Comunità Mamrè, oggi Fondazione, con l’apertura di una quindicina di servizi in provincia di Brescia, tuttora pienamente operanti, per i disabili gravi, per i minori e per gli anziani (Centri residenziali, Centri Diurni, Alloggi protetti…) e con la creazione dell’associazione Raphael, oggi Fondazione, attiva nel campo della prevenzione oncologica.
Sacerdote della diocesi di Brescia, prima vicerettore in seminario, poi vicario collaboratore a Calcinato, parroco a Berlingo e infine a Clusane: questo il percorso sacerdotale di don Pierino Ferrari (1929-2011), arricchito poi da tutta una serie di altre iniziative in favore dei più deboli e svantaggiati, in particolare la Fondazione Mamré e la Fondazione Raphaël-Laudato Sì.
In una mano il Vangelo, nell’altra la storia quotidiana, da una parte una profonda conoscenza del testo biblico dall’altra il tentativo di incarnarlo in precise proposte di vita, da un lato l’adesione completa al comandamento principale lasciatoci da Gesù, quello dell’amore, dall’altro la sua concretizzazione nel servizio ai piccoli e ai poveri, rappresentati in particolare dalle persone con gravi disabilità, dagli ammalati, dagli anziani. Questo è stato don Pierino Ferrari, un sacerdote innamorato di Cristo e del Vangelo, un mistico con i piedi ben piantati per terra. La frequentazione quotidiana con la Parola di Dio e con l’Eucaristia gli ha dato la forza di superare grandi difficoltà e gli ha trasmesso la serenità per affrontare gli ostacoli, anche politici, che ha trovato sul suo cammino. Una assoluta fiducia nella Divina Provvidenza gli ha permesso di far fronte agli onerosi impegni finanziari richiesti dalle opere che realizzava.
Don Pierino Ferrari ha vissuto la sua vita terrena con gli occhi rivolti al cielo e il cuore accanto a quello delle persone più svantaggiate. Quando nessuno parlava di integrazione e di inclusione, quando ancora vi erano gli istituti e le classi differenziali, ha avviato servizi per disabili e anziani che hanno fatto da apripista anche per il settore pubblico e che sono stati un riferimento e uno stimolo per la realizzazione di normative che avrebbero aperto la strada della promozione piena delle persone con disabilità. Perché un sacerdote ha fatto tutto questo? Semplicemente perché nei poveri, nei deboli, nei piccoli, nelle persone messe ai margini dalla società, nei disabili gravi vedeva rispecchiarsi in modo privilegiato il volto di Cristo.