Sanità: bocciare il referendum è aberrante
Quanto è avvenuto il 12 settembre scorso in consiglio regionale, è stato veramente aberrante, la bocciatura della proposta di referendum sul sistema sanitario, proposto dal centrosinistra ed da associazioni cattoliche riguardo alla abrogazione di alcune parti dell'attuale legislazione. A mio avviso la gravità si poggia su due punti fondamentali; il primo è la non attuazione completa dell'articolo 32 della Costituzione Repubblicana, che sancisce come <
Non solo, come spiegare il conflitto d'interesse del mondo cattolico, visto che in Lombardia, molte troppe cliniche appartengono a realtà religiose? La salute non è un bene inalienabile? Ecco perchè da credente sono fortemente deluso, dai consiglieri che definendosi cattolici, hanno votato contro al referendum; è ovvio che la loro azione è stata dettata da direttive partitiche e conseguentemente interessi personali, retribuiti circa con 10.000 euro lordi al mese. Nella speranza che questa riforma venga definitivamente stralciata, ed anche i cattolici possano legalmente agire per andare a referendum, Le porgo i più cordiali saluti, ricordando che le spese per il referendum, non sono denari buttati al vento; come fu quello sull'autonomia.