Mille Miglia: cosa centrano i Tornado?
La magia delle Mille Miglia, dopo due anni di forzato stop, si è di nuovo impossessata della nostra città. Una festa di colori, di emozioni, di bellezza. Auto storiche, provenienti da ogni parte del mondo, hanno riempito il centro di Brescia: piazza Vittoria, piazza Loggia, piazza Duomo, viale Venezia. Migliaia le persone che hanno potuto gustare lo spettacolo offerto dalle auto storiche e dai partecipanti alla corsa automobilistica che vanta la maggiore storia e tradizione al mondo. Un evento internazionale che dà lustro alla nostra città, che ogni volta sa offrire il proprio lato migliore in termini di capacità organizzativa e di accoglienza.
Ma con tutto ciò che cosa ha a che fare lo sfrecciare dei Tornado sulla città per celebrare le Mille Miglia? Chi l’ha deciso? Chi l’ha autorizzato?
Le Mille Miglia sono un inno alla vita, un viaggio tra le bellezze del territorio italiano; i Tornado sono strumenti di morte e di distruzione.
I Tornado non sono veivoli della protezione civile, non sono dei potenti canadair da impiegare per spegnere gli incendi. Non sono nemmeno veivoli utilizzati per portare aiuti umanitari alle popolazioni in difficoltà a causa di carestie o pestilenze.
Sono aerei militari di stanza nella base di Ghedi, in dotazione al 6° stormo, aerei in grado di portare micidiali armi di distruzione di massa, come le atomiche. Sono veivoli da combattimento che il nostro Paese ha dal 1982. Sono cacciabombardieri in grado di operare anche con armi nucleari.
Perché la Mille Miglia deve essere celebrata con questi strumenti di morte?