Devo pagare o non devo pagare?
Egregio direttore, mi sono specializzato in chirurgia apparato digerente ed endoscopia digestiva chirurgica nell’ottobre 1992. La Consulcesi con sede a Roma mi ha chiesto di partecipare ad una vertenza legale per avere il rimborso degli anni della specializzazione, al tempo non pagata in Italia, che non teneva conto delle direttive europee. Ho avuto il rimborso, con patteggiamento, con la sentenza numero 1673/13 (repertorio 1785) presso la sezione prima della Corte d’Appello di Roma. Su questo rimborso ho pagato la tassa di registro come mi aveva spiegato la Consulcesi; la stessa Consulcesi mi aveva detto che la somma avuta per il rimborso in relazione agli anni non pagati come specialistica non era soggetta a tassazione. Il mio commercialista, invece, ha mandato all’Agenzia delle Entrate di Valle della Lucania la somma, avuta come patteggiamento, soggetta a tassazione. Questi erano soldi in rifermento al 2015 e al 2016. Quando sono andato in pensione (il 21 settembre del 2019), mi è arrivata la somma da pagare…. Così oggi sono costretto a pagare, non per colpa mia, una somma di 200 euro al mese per 6 anni. A questo punto chiedo all’illustre direttore di Voce di aiutarmi a capire questa situazione nella quale ci ritroviamo io e altri colleghi: ha ragione la Consulcesi che il rimborso è esentasse o ha ragione il mio commercialista che dice che il rimborso è tassabile? Esiste una legge in proposito? A chi dobbiamo credere? Si potrebbe chiedere questo quesito alle istituzioni competenti? Potrebbe essere una informazione utile ad altri colleghi. Grazie per quello che nella vostra bontà potete fare per venire incontro a questa domanda e a questo quesito e a questa situazione.