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Scutari
di NIKOLIN SHTJEFëN LëMEZHI 30 gen 2025 11:14

Albania: la suora in bicicletta

Scrivo non di me ma perché voglio parlare di una suora italiana Carmina Schieda che vive a Scutari. Lei è molto schiva e non ama essere intervistata o far parlare di sé. Ha dedicato la sua vita al Signore, nella congregazione delle Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, conosciute anche come Suore Ravasco (dal cognome della fondatrice, Eugenia Ravasco). Non posso lasciar passare inosservate le tracce che ha lasciato e continua a lasciare suor Carmina qui a Scutari, dal primo giorno che ha messo piede in terra albanese, più di 30 anni fa. È conosciuta come la “suora in bicicletta”: per i tanti bisogni nei quartieri più poveri e per lo zelo di raggiungere più persone possibile, ha imparato a pedalare a 58 anni. La si vedeva a portare pacchi, sacchi di farina, vestiti ecc., per i bisognosi.

Suor Carmina Schieda quest’anno 2025 compie 85 anni. A 24 è entrata nelle Suore Ravasco: un evento che lei considera un dono straordinario del Signore, in quanto nella sua zona di origine, in provincia di Chieti, non c’era nessuna congregazione religiosa. Dei suoi 58 anni di vita religiosa, ne ha donati oltre 30 nella mia Nazione, nel quartiere più degradato di Scutari.

Centinaia di madri e padri le hanno affidato le loro sofferenze e lacrime; in cambio hanno ricevuto calore e servizio dalle sue mani rugose. Centinaia di bambini e giovani sono stati educati amorevolmente dal suo cuore, centinaia di famiglie hanno ricevuto sostegno economico e spirituale. Nel centro “Regina della Pace”, ha tenuto preghiere, corsi di lingue straniere e di sartoria, di prescuola, momenti di formazione culturale e religiosa. Continua, nonostante difficoltà e ostacoli, sempre sorridente e attiva. Alla domanda: «Come va la vita, suor Carmina?», risponde serena: «La vita è tutta fiorita!».

Nell’immaginetta per il suo 50esimo di consacrazione, ha scritto: «Per tutto ciò che ho vissuto: grazie! Se sono con TE, è tutto perfetto. Grazie, Signore Gesù! Dio ci ha creati per due meravigliose realtà: amare ed essere amati».

Suor Carmina continua ancora ad andare in bicicletta ogni giorno a Messa e a fare visita alle famiglie e ai malati in ospedale, in particolare a quelli psichiatrici. Ogni giorno c’è regolarmente una fila di poveri che bussa al suo convento e lei non fa mai tornare indietro qualcuno a mani vuote. Credo che la ricorderemo sempre come la “suora in bicicletta”, che con semplicità evangelica, evitando le comodità della vita, ha saputo donare senza risparmiarsi. Dio sia benedetto!

NIKOLIN SHTJEFëN LëMEZHI 30 gen 2025 11:14

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