Sostenibilità guardando all'Agenda 2030
Clerici, azienda bresciana per la distribuzione di prodotti idrotermosanitari e arredobagno, ha avviato un “Piano di Sostenibilità” che identifica ambiti strategici e azioni concrete finalizzate ad allineare il Gruppo alle “buone pratiche” (best practice) del settore dal punto di vista sociale, di governance e ambientale.
Il Piano, presentato negli uffici di via Canovetti, individua alcuni “pilastri” coerenti col proprio modello di business e con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delineati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Nello specifico, il documento si focalizza su tre principali aree di intervento: valorizzazione delle risorse lavorative e tutela del capitale umano; filiera sostenibile; minimizzazione dell’impatto ambientale.
Il rating di sostenibilità dl Gruppo Clerici, certificato dalla società Sustainalytics, si è attestato a 21,6 punti contro una media del settore commercio del 25,8, un punteggio ritenuto dagli amministratori particolarmente positivo (zero è il valore che determina il massimo grado di solidità dal punto di vista degli aspetti ambientali, sociali e di governance). Nel 2023 il Gruppo avvierà poi la procedura di adesione all’UN Global Compact (“Patto mondiale delle Nazioni Unite”, iniziativa nata per incoraggiare le aziende di tutto il mondo ad adottare politiche sostenibili e rendere pubblici i risultati delle azioni intraprese).
“Anche la distribuzione può fare la sua parte quando si tratta di sostenibilità, e grazie all’approvazione del Piano, possiamo ora delineare una road map di attività che ci porti ad essere la prima azienda in Italia, nel settore idrotermosanitario, a intraprendere un cammino di questo tipo – sottolinea il presidente Paolo Clerici - L’impegno sul fronte della sostenibilità non è nuovo per la nostra realtà. Da sempre ci poniamo come intermediario chiave nell’aiutare i consumatori italiani a decarbonizzare i propri sistemi di riscaldamento grazie all’utilizzo di pompe di calore come alternativa ai sistemi
tradizionali. Siamo inoltre molto attenti – aggiunge - a tematiche come il risparmio energetico e l’efficientamento idrico, particolarmente attuali in questo momento”.
La storia di Clerici ha inizio nel secondo dopoguerra con l’apertura a Brescia, nel 1948, di “Afis”, società operante nel settore edile. Tra il 1978 e il 2005 viene acquisita una serie di aziende che nel 2017 diventano Clerici, oggi presente in Lombardia, Liguria, Toscana, Veneto, Marche, Umbria, Emilia-Romagna, Trentino con un network di 18 aziende, oltre 100 punti vendita e 59 showroom arredobagno. Il bilancio 2021 ha chiuso con un fatturato di 583,6 milioni di euro (più 46,5% rispetto ai 398,3 milioni di euro del 2020), dato che conferma il robusto trend di crescita più che raddoppiato nell’ultimo quadriennio (253 milioni nel 2018).
Sui circa 1700 dipendenti complessivi, la sede di Brescia è già a regime per quanto riguarda le “quote rosa” con oltre il 50% di personale femminile, mentre l’obiettivo è di superare il 30% nel CdA. Parallelamente, concludono alla Clerici, sempre in un’ottica di maggiore tutela della diversità di genere e di inclusività l’azienda è impegnata nel conseguimento della parità salariale e della cancellazione del divario retributivo di genere.
Sul fronte della “filiera sostenibile” il Piano prevede una maggiore attenzione su processi di acquisto basati su legalità, trasparenza e sostenibilità mentre per la terza area di intervento (impatto ambientale) sono stati individuati alcuni ambiti per il contenimento degli impatti diretti più significativi come la riduzione dei “gas serra” e l’incremento dell’utilizzo di energie rinnovabili. In fase di implementazione iniziative per la razionalizzazione dei consumi aziendali da illuminazione, climatizzazione e riscaldamento, gestione rifiuti e, allo studio, l’ azzeramento del consumo di carta per la firma dei documenti di trasporto.