Slow food: una guida alla birra e al sidro
Ne esistono di tutti i tipi e per ogni gusto, ne ricordiamo tante, da quella coi baffi, alle bionde, le rosse, le scure, ma ora abbiamo “La guida”, curata da Luca Giaccone e da Eugenio Signorini, edita da Slow Food Editore, la nuova Guida alle Birre d’Italia, disponibile in libreria e nello store di Slow Food Editore, parte da Brescia, dove è stata presentata a un pubblico di oltre 400 tra birrai, selezionatori e ristoratori, per far conoscere storie di birre, produttrici e produttori che rendono il settore della birra artigianale vivo, in continua crescita, nel rispetto del legame tra territorio e qualità.
Filiera, ecco la parola magica della guida di quest’anno e delle due giornate che Slow Food ha voluto dedicare al mondo della birra artigianale e al sidro, che si svolgono in vari luoghi di Brescia oggi e domani:“ Costruire un legame con il territorio − sottolinea Eugenio Signoroni − è stato, sin dall’inizio del movimento della birra artigianale, uno degli obiettivi fondamentali dei suoi protagonisti. Se all’inizio a essere impiegati sono stati soprattutto ingredienti molto caratterizzanti ma, per così dire, eccentrici rispetto alla ricetta base della birra, quali frutta, spezie, fiori e cereali non maltati, negli ultimi anni lo sforzo di un gruppo sempre maggiore di produttori è stato quello di investire risorse nella produzione, nella trasformazione e nell’impiego di orzo e luppolo, coltivati in Italia o in proprio”.
Come per ogni edizione, non mancano i riconoscimenti assegnati dai curatori della guida: 49 le Chiocciole (i migliori birrifici d’Italia, secondo la Guida), 101 con l’Eccellenza (i birrifici che esprimono un’elevata qualità media su tutta la produzione) e 43 con il premio Filiera (realtà che si dedicano con particolare attenzione alla produzione diretta delle materie prime), novità di questa edizione. Del totale delle birre recensite, ben 779 etichette sono state premiate. Per quanto riguarda i sidri ci sono 3 Chiocciole, 4 Eccellenze e 5 premi Filiera.