Saldi: le regole per i venditori e il vademecum per i clienti
Sabato 3 gennaio iniziano i saldi invernali. L'assessore regionale al Commercio Mauro Parolini ha elencato le norme a cui devono attenersi gli esercenti. Da Adiconsum alcune regole a tutela dei clienti
"La decisione di anticipare eccezionalmente le vendite di fine stagione – ha affermato Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia – va incontro alle richieste delle associazioni di categoria e conferma la vicinanza e il nostro impegno a sostenere tutto il comparto al termine di un anno difficile, contrassegnato dai contraccolpi negativi che la contrazione dei consumi ha sul commercio e in particolare per i negozi di vicinato".
Non è tutto ora ciò che luccica. Se da un lato i saldi rappresentano un’occasione per risparmiare, oltre che per far crescere la domanda interna, dall’altro bisogna stare attenti che i venditori rispettino poche, ma semplici regole: "I commercianti – ha ricordato l’assessore Parolini - hanno l'obbligo di esporre, accanto al prodotto, il prezzo iniziale e la percentuale dello sconto o del ribasso applicato (è invece facoltativa l'indicazione del prezzo di vendita conseguente allo sconto o ribasso); i prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale e, se ciò non è possibile, cartelli o altri mezzi devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili e non ingannevoli; se il prodotto risulta difettoso, il consumatore può richiederne la sostituzione o il rimborso del prezzo pagato dietro presentazione dello scontrino, che occorre quindi conservare. Tutte le normative sono pubblicate e consultabili sul portale di Regione Lombardia (www.regione.lombardia.it) nella sezione dedicata al Commercio".
Un aiuto alla clientela arriva anche dall'associazione Adiconsum, che fa capo alla Cisl, che nelle scorse ore ha diramato un suo comunicato per evitare brutte sorprese ai clienti.
L’associazione dei consumatori ha predisposto un semplice vademecum per evitare che la ricerca di un buon affare si trasformi in una fregatura.
Queste le dieci regole messe a punto: verificare che sull’oggetto in saldo ci sia sempre riportato il prezzo d’origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale; diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo; sconti superiori al 50, 60 per cento nascondono spesso merce non proprio nuova; fare attenzione all’eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto; confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati; controllare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso presentato in negozio; diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce; nel periodo dei saldi i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici; chi vuol fare regali faccia attenzione perché si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa che deve essere riconsegnata al commerciante entro due mesi dalla scoperta del difetto (non si può sostituire la merce se avete cambiato idea sul colore o sul modello; conservare sempre lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa.
“Se poi, nonostante tutte le attenzioni, si incappa nel commerciante che si rifiuta di cambiare un articolo difettoso in saldo o che si rifiuta di restituirei soldi – si legge sul sito della Cisl bresciana - il consiglio è quello di rivolgersi immediatamente alla Polizia Municipale o mettersi in contatto con gli operatori dell’Adiconsum”.
REDAZIONE ONLINE
05 gen 2015 00:00