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Brescia
di REDAZIONE 19 feb 2020 08:13

Intesa vuole Ubi: oggi la risposta

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A sorpresa la notizia dell'offerta pubblica di scambio lanciata dal principale gruppo bancario italiano. Oggi la risposta del cda di Ubi Banca. Attese e preoccupazioni anche a Brescia

Sono ore di attesa nel mondo della finanza per gli sviluppi della notizia lanciata ieri di una possibile Ops (offerta pubblica di scambio) di Intesa Sanpaolo per l’acquisizione del 100% di Ubi Banca. "Facendo una serie di analisi ci siamo accorti che c'era una banca con la quale potevamo pensare ad una operazione. Questa banca è Ubi che rappresenta la miglior combinazione con Intesa Sanpaolo". Queste le parole usate da Carlo Messina, ceo del più importante gruppo bancario italiano per annunciare l’avvio della possibile scalata che, se andasse in porto, farebbe di Intesa Sanpaolo in terzo gruppo europeo.

La proposta ha colto di sorpresa Ubi Banca che solo poche ore prima aveva annunciato il piano industriale per il 2022, piano da cui era del tutto assente l’ipotesi di fusione con Intesa e che prevede di realizzare 665 milioni di euro di utile netto nel 2022.

Ubi Banca - Unione di Banche Italiane è nata l'1 aprile 2007 dalla fusione di Bpu - Banche Popolari Unite - e Banca Lombarda e Piemontese. Il Gruppo vanta una copertura multiregionale, con 1.638 filiali in Italia, di cui 608 in Lombardia e 144 in Piemonte ed una rilevante presenza nelle regioni più dinamiche del Centro Italia e nel Sud Italia. I dipendenti del gruppo sono circa 20.200 e oltre 4,2 milioni i clienti di Ubi, con una forte componente retail. Il gruppo vanta una tradizionale presenza nel settore delle piccole e medie imprese, e una clientela private che la colloca tra i primi operatori del segmento in Italia. Ubi banca è quarta in Italia nella rete distributiva e per numeri di sportelli, con una quota di mercato nazionale di circa il 7%. È il quarto gruppo nazionale in termini di crediti netti verso la clientela e raccolta diretta da clientela. È il quinto gruppo nazionale in termini di totale attivo.

Intesa Sanpaolo, invece, nel 2019 ha realizzato un utile netto di  oltre 4,2 miliardi di euro, ed è il maggior gruppo bancario in Italia, con 11,8 milioni di clienti e circa 3.800 filiali. Da anni supporta da sempre anche l'economia reale e l'anno scorso ha fornito circa 58 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine. Circa 48 miliardi sono stati erogati in Italia, di cui circa 38 miliardi a famiglie e piccole e medie imprese.

Dall'operazione nascerà la terza banca europea per capitalizzazione di mercato, che salirà a 48 miliardi di euro, e la settima per ricavi, a quota 21 miliardi, con impieghi per circa 460 miliardi di euro e 1,1 trilioni di euro di risparmio degli italiani in gestione. L’offerta pubblica di scambio volontario sulla totalità delle azioni di Ubi banca lanciata da Intesa Sanpaolo prevede che per ogni 10 azioni di Ubi banca portate in adesione all'offerta saranno corrisposte 17 azioni ordinarie di Intesa Sanpaolo di nuova emissione.

Per evitare in incappare in eventuali azioni dell’Antitrust Intesa Sanpaolo avrebbe già avviato contatti con UnipolSai  per la cessione dei rami d'azienda delle compagnie assicurative partecipate da Ubi banca. Azione analoga è stata avviata con Bper Banca per l'acquisto di un di 400/500 filiali ubicate prevalentemente nel nord dell'Italia.

Il piano di acquisizione prevederebbe anche l’uscita di 5.000 dipendenti a fronte 2.000 nuove assunzioni, ma questo dato è ancora da confermare.

Anche da Brescia, dunque, si guarda con un mistio di attesa e preoccupazione all’operazione che da un lato permetterebbe a Ubi di essere parte di un gruppo importante, ma dall’altro allontanerebbe ancora di più i centri decisionali del gruppo dalla città e dal suo territorio.

REDAZIONE 19 feb 2020 08:13