Il ritrovato successo della colomba artigianale
Appena trascorsa la Pasqua è subito tempo di bilanci per le pasticcerie artigianali. Grazie al consolidato aiuto del Consorzio Pasticceri Artigiani, realtà aderente all’Associazione Artigiani fin dal 1988, è possibile ottenere un’ampia analisi.
“Sostanzialmente - afferma Luigi Groli, Presidente del Consorzio -, abbiamo un dato coerente ed omogeneo su tutto il territorio provinciale: 20% in più nella produzione delle colombe e un sostanziale “pareggio” delle vendite delle uova di cioccolato, così come la richiesta di personalizzazioni dei regali nelle uova”.
Altro dato emerso, è quello che evidenzia che i clienti e le ditte che si rivolgono alle pasticcerie per gli omaggi, sempre più spesso lo fanno all’ultimo minuto condizionando la programmazione della produzione: un laboratorio artigianale non può sempre garantire il prodotto perché il metodo di lavorazione e la dimensione dei laboratori non permette di ottimizzare le grandi quantità in poco tempo.
“Per quanto riguarda le colombe artigianali - prosegue Groli - sta pagando positivamente il lavoro che fin dall’origine il Consorzio Pasticceri sostiene: promuovere la produzione di qualità avvalendosi di materie prime di prim’ordine, in modo che vengano esaltati i sapori che solo la nostra produzione artigianale può offrire”. Da alcuni anni, infatti, pasticceri propongono varianti della colomba che sono sempre più richieste proprio per la loro unicità. In quanto alle uova, importante è l’ambito promozionale: essendo le uova di Pasqua regalo per i più piccoli, i genitori sono inevitabilmente condizionati dalle pubblicità che i figli preferiscono, e non dalla qualità del prodotto.
“La pasticceria è in grado di offrire cioccolata di qualità, la particolarità della sorpresa, una decorazione “unica” e adeguata alla richiesta del cliente: questi sono stati e sono gli elementi distintivi delle nostre attività. Il sostanziale pareggio di quest’anno può quindi considerarsi positivo visto quanto negli ultimi anni si stava verificando” conclude il Presidente.
