Il futuro della Stefana con Duferco
Partita finalmente chiusa per gli impianti di via Bologna: con l'acquisto da parte del gigante della siderurgia, che si è aggiudicato il settimo bando, garantita anche la riassunzione dei 139 dipendenti
Una bella notizia, che riporta un po’ di serenità a Nave e nelle famiglie dei 139 dipendenti degli impianti di via Bologna. Al settimo bando di gara, infatti, anche l’ultimo stabilimento ex Stefana ha trovato un nuovo proprietario. La Duferco Sviluppo si è aggiudicata il sito per 11 milioni di euro con l’assunzione di tutti i 139 dipendenti. “Una bella notizia – commenta Alessandra Damiani, segretario provinciale dei metalmeccanici Cisl – frutto dell’avere portato il problema al tavolo del Ministero dello Sviluppo economico. Ci avessero dato ascolto fin dall’inizio, si sarebbero evitati ai lavoratori due anni di tensioni e di incertezza”. Finalmente è giunta a conclusione una vicenda che per lunghi mesi ha tenuto col fiato sospeso lavoratori, famiglie e comunità.
Gli 11 milioni dell’aggiudicazione odierna sono assai meno dei 34 milioni della prima base d’asta, ma dopo sei bandi andati a vuoto era importante chiudere la partita. Ad aggiudicarsi lo stabilimento di via Bologna è stata dunque la Duferco Sviluppo, parte di Holding Internazionale nata per operare prevalentemente nel settore siderurgico ma che nel corso degli anni ha sviluppato business diversificati in diversi settori a livello internazionale, guidata dall’amministratore delegato Antonio Gozzi, presidente di Federacciai. La Duferco ha superato la concorrenza di altri due gruppi che hanno partecipato al settimo bando: la friulana Sider Engineering che, dopo essersi aggiudicata da Esselunga il laminatoio ex Stefana di Ospitaletto, puntava a poter rilevare anche il sito di Nave con un’offerta da 5,1 milioni e 60 dipendenti e la società tedesca. Per Germany Handels Gmbh che ha proposto 5,2 milioni di euro in aggiunta all’assunzione di tutti i lavoratori, esclusa però per la mancanza della cauzione a garanzia dell’offerta.