Forme di formaggio sequestrate. Parla Martinoni
Il commento del presidente di Confagricoltura Francesco Martinoni a fronte del sequestro delle 7mila forme di formaggio
Com'è andata esattamente? Sono tante le ipotesi al vaglio. Nei giorni scorsi si parlava di doppie miscelazioni: i caseifici, in questo caso, nella produzione delle forme di formaggio, avrebbero utilizzato il latte sano e quello contaminato miscelandolo. Secondo Francesco Martinoni, presidente di Confagricoltura, da sempre in prima linea nella difesa del latte bresciano, il problema potrebbe, invece, essere individuato a monte, al momento della raccolta: “Un camion che raccoglie latte in varie stalle può raccogliere un prodotto ‘non a posto’ in una stalla che poi una volta pompato nel serbatoio si miscela con la latte buono sotto tutti i punti di vista. Quindi, il più delle volte, quando le persone si comportano in maniera corretta, non si tratta di miscelazioni volute”. Ciò che è accaduto potrebbe essere dovuto al fatto che “il latte prodotto da più stalle venga raccolto dallo stesso camion”.
Al di là di questo, “effettivamente qualche problema c’è stato, problema che però va valutato in maniera più approfondita”. In primis: "Sul totale del raccolto nelle stalle sia bresciane che del resto della Lombardia, il quantitativo non a posto è una minima parte”, bisogna poi considerare gli esami che vengono effettuati nelle aziende prima della consegna del prodotto, “esami in autocontrollo fatti dalle aziende agricole zootecniche che sono finalizzati alla valutazione dello stato di salubrità del mais raccolto prima di introdurlo nelle razioni del bestiame”. Si tratta di “esami fatti in buona fede con latte che poi viene buttato”. Il risultato di questo primo “screening – sottolinea Martinoni – è stato considerato dai Nas come latte conferito ai caseifici, cosa che in molti casi non è stato”.
Al di là della cronaca la vicenda ha coinvolto un settore già in crisi. “La situazione è estremamente pesante, per due motivi: da un lato la fine delle quote latte in Europa che ha prodotto una crescita della produzione netta in questo ultimo anno, dall’altro lato figura la diminuzione delle esportazioni di latte, latticini e derivati europei: Russia e Cina in primis, una ha chiuso i confini e l’altra ha calato le importazioni”.
R. GUATTA CALDINI
21 mar 2016 00:00