Dall'Era: la passione che fa crescere la comunità
L’azienda “Dall’Era Valerio” di Sabbio Chiese accogliere, il primo maggio alle 15, il vescovo Tremolada per la celebrazione eucaristica, momento centrale della festa diocesana del lavoro. Quella che oggi è una realtà leader nel campo della lavorazione dell’ottone, è nata nel 1966, quando Valerio e la moglie Angela Ricetti iniziarono a filettare sotto casa dadi per rubinetteria e idraulica. La loro determinazione e il loro dinamismo sono le qualità che hanno trasmesso al figlio Pierdomenico (nella foto) che oggi porta avanti l’azienda, come conferma in questa intervista.
È passato molto tempo da quando, nel 1966, iniziò la vostra attività di filettatura di dadi per rubinetteria e idraulica... Di cosa va più orgoglioso e qual è stata la vostra forza?
La nostra forza è stata sicuramente la famiglia. L’attività avviata dai miei genitori: papà e mamma hanno iniziato a filettare i dati. Vederli costantemente al lavoro ha fatto scattare in me la scintilla per continuare la loro opera. E così, nel 1990, alla morte di mio padre è stato naturale prendere in mano le redini dell’azienda e darle quella continuità che ci ha portato sino a oggi.
Cos’è per lei il lavoro?
Se leggo il concetto di lavoro alla luce della mia storia e a quella della nostra impresa più che alla fatica e all’impegno, mi viene naturale pensarlo come una passione. Senza la passione per quello che si fa non c’è possibilità di percorrere in molta strada. Penso che senza quella autentica passione che negli anni Sessanta del secolo scorso animava i miei genitori nella filettatura di quei primi dati, difficilmente oggi saremmo qui a parlare della nostra azienda. Intendere il lavoro come passione ti consente, poi, di non finalizzare tutto quello che si fa al fatturato, ma aiuta anche a concepirlo come una via per fare crescere la comunità in cui siamo si è inseriti.
Quanto è importante oggi per un’azienda inseguire i criteri della sostenibilità?
Quella della sostenibilità è un’altra delle grandi sfide che il mondo della produzione è chiamato ad affrontare con coraggio e determinazione. Per quanto ci riguarda, e non da oggi, la nostra azienda ha messo in atto e continua a farlo tutte quelle scelte e quelle buone pratiche (impianti fotovoltaici, sistemi di riciclo delle acque e degli scarti delle produzioni, etc) perché “sostenibilità” non resti semplicemente una parola suggestiva, ma uno stile che segna la nostra attività.
Quali sono oggi i vostri obiettivi e le sfide che dovete affrontare?
In tempi segnati da drammatici scenari geopolitici rispondere a queste domande è veramente impegnativo. Come imprenditori sentiamo in modo particolare le pressioni che queste situazioni comportano anche sull’economia. Credo, al di là degli interessi e dei traguardi particolari della nostra azienda, il principale degli obiettivi che tutti dobbiamo porci è quello della pace.